Anche quest’anno nel nostro Cantiere Educativo Volere Volare si avvierà l’esperienza del PCTO – Alternanza scuola – lavoro con il coinvolgimento dei ragazzi studenti degli Istituti Verga di Modica e Curcio di Ispica. Momenti educativi ed esperienziali di straordinaria bellezza che offrono una crescita umana ai ragazzi oltre a dar loro l’approccio necessario a maturare ció che apprendono nell’insegnamento e nel cammino scolastico.
Partecipiamo alcune loro impressioni condensati dai racconti che alcuni di loro hanno consegnato al termine dell’esperienza.
Negli ultimi due mesi ho partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro presso il Cantiere Educativo “Volere Volare” che si trova all’interno di una struttura offerta dalla chiesa di Sant’Antonio di Ispica e ha come obiettivo quello di ospitare bambini di età compresa tra i sei e i dieci anni circa. Il progetto è stato portato avanti da Angela Micieli, Carmela Lorefice e Don Manlio e aveva come funzione principale quella di dare un aiuto extrascolastico ai bambini e aiutarli nello svolgimento dei compiti per casa oltre a svolgere altre attività sportive e laboratoriali. Il progetto estivo è iniziato il 13 giugno e mirava a favorire lo sviluppo e la personalità del bambino attraverso un percorso pedagogico-estetico integrando le emozioni e le sensazioni dei bambini.
Il progetto aveva come scopo la stimolazione della curiosità, lo stare attenti ai dettagli per avvicinare i bambini alla bellezza dell’arte visiva-fotografica e a promuovere la conoscenza del territorio e della cultura ispicese.
Ho svolto il progetto di alternanza dal 3 maggio all’1 luglio e in questo periodo di affiancamento le attività svolte sono state molteplici e tra queste è stata utilizzata la fotografia che ha dato un focus particolare ai dettagli delle varie strutture che abbiamo visitato come la chiesa del Carmine e il suo convento, il Palazzo delle Suore Orsoline etc. Con gli altri ragazzi dell’alternanza ci occupavamo dell’animazione, dell’intrattenimento ai bambini e di aiutarli nello svolgimento dei compiti per casa nel periodo scolastico.
Per fortuna, non ho riscontrato difficoltà e tutto il progetto si è svolto in maniera efficiente e armoniosa. Personalmente ho visto un notevole miglioramento da parte dei bambini, una maggiore collaborazione tra di loro durante le attività svolte e certamente questa esperienza mi ha aiutata a entrare più nell’ottica professionale e lavorativa in ambito pedagogico.
Sono rimasta entusiasta delle nuove conoscenze che ho potuto instaurare con i vari ragazzi che facevano parte del progetto e parlando con loro abbiamo scoperto di avere tante cose in comune nonostante il breve periodo passato con loro.
Presi in considerazione i punti sopracitati, è stata un’esperienza entusiasmante non solo per il divertimento ma anche per il fatto di aver messo in pratica ciò che in questi anni ho appreso durante il mio percorso formativo. Abbiamo avuto anche l’opportunità di far conoscere ai bambini balli e attività che svolgevamo anche noi anni fa quando avevamo la loro età, creando così un rapporto tra la nostra generazione e la loro. Presa in considerazione la mia esperienza positiva, sicuramente prenderò parte al progetto anche al quarto anno.
Alessandra Fiorilla
Durante l’anno 2022 ho avuto l’opportunità, grazie all’alternanza scuola-lavoro, di poter partecipare al Cantiere Volere Volare.
Ma partiamo dal punto: cos’è il Cantiere? Il Cantiere Educativo “Volere Volare”, si occupa di seguire giorno per giorno i bambini che attraversano situazione di disagio. Con il Cantiere troviamo progetti educativi e scolastici, che comprendono giochi e attività, realizzati proprio per poter costruire un futuro migliore a questi bambini e alle loro famiglie. La volontà e l’amore che si mette per realizzare tutto questo nasce proprio dalle persone che ci credono e fanno di tutto per poterlo portare avanti dando così soddisfazione ai bambini ma soprattutto a noi stessi e sto parlando di: organizzatori che ci hanno messo il cuore, lasciando anche le loro famiglie per potersi dedicare a questi bambini; volontari che insieme a noi dell’alternanza scuola-lavoro abbiamo contribuito e aiutato gli organizzatori facendo sentire i bambini a loro agio, mettendo tutta l’energia, la pazienza e l’amore per poter portare avanti quello che è stato costruito.
Il progetto a cui ho avuto l’onore di partecipare si intitola “ Ispica in scatti: l’arte e la bellezza a misura di bambino”. Gli obiettivi generali di questo progetto sono quelli di valorizzare alcuni luoghi di Ispica dando l’opportunità ai bambini di sfoggiare la loro curiosità, educando lo sguardo e l’ascolto nei minimi dettagli e soprattutto apprendere le bellezze delle varie culture e paesi.
Noi dell’alternanza abbiamo accompagnato i bambini in questo percorso storico-culturale, facendoli riflettere sulle bellezze artistiche e architettoniche del paese attraverso la fotografia, aiutandoli a mettere in pratica i loro talenti attraverso l’attività creativa. Il progetto ha avuto inizio giorno 13 giugno concludendosi giorno 1 luglio 2022 con una emozionante serata finale, per un totale di 44 ore extrascolastiche.
Mi sono sentita accolta e ascoltata anche da parte della mio tutor che è sempre stata molto disponibile e che mi ha aiutata tantissimo anche nei momenti di difficoltà.
Ovviamente quando si ha a che fare con i bambini non tutto fila liscio, sono facili da accontentare ma difficili da comprendere. Quando facevo animazione con balli e giochi non tutti partecipavano perché c’è sempre un bambino più capriccioso dell’altro ed era difficile convincerli a partecipare, essendo anche piccoli e stranieri la cosa non era facile. Ma l’unico modo per farli partecipare era far capire loro che ogni azione aveva una conseguenza, quindi tutte le volte che non volevano partecipare solo perché una canzone o un ballo non piaceva, facevo capire loro che la conseguenza era che la squadra perdeva punti, e la cosa che mi ha colpito di più è che talmente erano affezionati alla squadra che alla fine ballavano o giocavano e gli passava tutto.
Dai bambini si possono apprendere molte cose come il restare amici anche dopo una litigata perché i bambini non vedono né culture né religioni ma la cosa principale per loro è il gioco, e soprattutto l’amicizia. Costruire un legame di fiducia e di affetto con i bambini mi ha permesso di interagire con loro facendo capire cos’è giusto e/o cos’è sbagliato, ma soprattutto ho avuto la possibilità di poter aiutare i bambini più deboli di carattere e più timidi, facendo capire che non dovevano arrendersi alla prima difficoltà ma dovevano lottare anche per un semplice gioco, perché la vita ci riserva molti ostacoli belli o brutti che siano ma vanno affrontati. La cosa più soddisfacente è stato vedere il bambino che ha appreso i miei consigli e non si è più arreso come prima, addirittura portando la propria squadra alla vittoria.
Pur essendo la mia prima esperienza, è stata bella, emozionante e soddisfacente soprattutto per me stessa che sono riuscita ad avere un legame stretto con i bambini pur non avendo alcuna esperienza. Un’esperienza unica che spero di ripetere.
Aurora Modica