Siamo giunti all’inizio della settimana santa, che vedrà il suo culmine nella domenica di Pasqua. La quaresima e i suoi tradizionali riti sono alla fine.
Dalle ceneri fino al venerdì santo si sono susseguite, venerdì dopo venerdì ben sei via crucis impostate sempre in maniera tradizionale. La via crucis è un rito della chiesa cattolica nel quale si ricostruisce e commemora il percorso doloroso della passione di Cristo. La celebrazione di solito a carattere comunitario è accompagnata da vari canti.
La nostra catechesi però ha pensato di mettere in atto una via crucis itinerante proprio nel cuore della quaresima. Ecco che il quinto venerdì di quaresima, il primo Aprile, ha visto una via crucis un po’ diversa ambientata in un luogo per così dire atipico, “il quartiere”. Svoltasi durante il pomeriggio, è stata animata solo dai bambini della catechesi e ambientata all’esterno della parrocchia per le vie circostanti la nostra Basilica.
Le quattordici stazioni sono state dislocate davanti le porte delle abitazioni, le varie famiglie hanno predisposto piccoli altari esterni su cui sono stati poggiati candele e fiori, ogni stazione ha avuto un segno che ha contraddistinto la tappa raggiunta; corda, candela, impronte di mani, ed altro poggiati su vassoietti rivestiti con i colori della bandiera dell’Ucraina, la quale è stata il leitmotiv di tutta la processione.
Il testo, predisposto proprio per bambini e ragazzi, è stato formato da: lettura del vangelo, riflessione, Gesù che risponde a noi e infine preghiere dei fedeli.
Il percorso studiato ha previsto il coinvolgimento di molte famiglie, e anche vecchietti ed i nostri ammalati, non ultima una signora di novantotto anni molto devota che da qualche tempo non poteva partecipare alle vie crucis e quindi è stata ben contenta di aprire la sua casa ai bambini (se Maometto non va alla montagna la montagna va da Maometto).
I protagonisti indiscussi i “bambini” che dall’inizio alla fine, hanno colorato i disegni, hanno predisposto i segni, sono stati i lettori delle varie stazioni. E i più piccoli… beh loro sono stati i messaggeri, si sono accostati alle case hanno bussato hanno augurato pace, consegnando un mazzolino di fiori, e le loro mani sono stati intrecciate con nastri riportanti i colori della bandiera suddetta.
La via crucis, stazione dopo stazione, con immagini colorate, brevi brani biblici e piccole meditazioni, è stata molto commovente, sentita e partecipata. “Un susseguirsi di emozioni” questo il commento di un genitore che l’ha seguita passo passo. Infatti oltre i bambini numerosissimi sono stati i genitori presenti, non solo mamme ma anche qualche papà fra i più scettici. Un bellissimo momento che ha portato con sé: apertura e gioia, soprattutto a chi per un motivo o un altro non può uscire di casa per partecipare alle tradizionali manifestazioni.
I bambini coinvolti sono stati entusiasti, la catechesi ha mostrato come i riti tradizionali e le pie devozioni possono essere rivisitate e vissute in maniera diversa e fresca.
Nonostante il freddo pomeriggio, abbiamo camminato e pregato con la Via Crucis, ripercorrendo la strada che portò Gesù al Golgota. A lui, uomo della Croce, abbiamo affidato i nostri martoriati fratelli e sorelle della terra di Ucraina, portando il loro lamento fino all’altere del SS cristo con la croce dove la via crucis ha avuto fine.
1 commento
La via crucis è stata commovente sentita e partecipata, un susseguirsi di emozioni Bellissimo articolo e complimenti agli organizzatori .
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