In questo periodo quaresimale, di essenzialità e ritrovamento personale che ci prepara alla Pasqua ci siamo riuniti, come gruppo di giovanissimi AC, per vivere un ritiro il 9-10 marzo presso Sampieri, proprio in riva al mare. Il nostro ritiro è stato preceduto da un lungo ed affascinante cammino che da Pozzallo ci ha condotti a destinazione attraversando il bellissimo litorale costiero ma sopratutto attraversando le crisi, le nostre, quelle dell’intero mondo giovanile. Un percorso affascinante, a guidarci c’era la croce, simbolo di sconfitta e vittoria insieme, luogo della trasformazione del dolore in amore. Abbandoni, tradimenti, inquietudini, indifferenze, cadute, ingredienti della vita, battute d’arresto riviste nel cammino di Gesù verso il Calvario. Ad ogni tappa commenti e preghiere. Le ultime ricalcavano e affidavano le nostre paure, i nostri vuoti: rivisitazioni di quanto espresso nei precedenti incontri settimanali.
Ci siamo lasciati guidare, come Nicodemo, da Dio e abbiamo riflettuto sui momenti di buio che ognuno di noi vive nella propria vita. Ci siamo resi conto che come Dio è stato luce per Nicodemo anche noi siamo o possiamo essere luce l’uno per l’altro, occorre crederci.
Inoltre, domenica mattina, grazie alla testimonianza di Ignazio e Melina, della comunità Giovanni XXiii, una coppia che è luce per molti bambini orfani o abbandonati dai loro genitori, abbiamo potuto constatare che anche nel nostro piccolo, facendo azioni ” banali” come il volontariato, possiamo essere luce per le persone meno fortunate di noi. La sfida del dono, di se stessi, così come si è, partendo proprio da quelle crisi che nascondono sempre in fondo il di più della rinascita.
di Melina Avveduto