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Chiedimi se sono felice. Il campus estivo di 1^ e 2^ Media

da Redazione
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Nel 2000 Aldo, Giovanni e Giacomo portarono nelle sale cinematografiche con il film “Chiedimi se sono felice”. Una domanda che, insieme ai ragazzi di 1^ e 2^ media ci siamo posti durante i tre giorni del campo estivo 2024.

L’intento di questi tre giorni non era tanto quello di dare ai ragazzi “la ricetta segreta della felicità” ma quello di cercare di capire cosa è la felicità. Per questo si è pensato ad un percorso dal quale, prendendo spunto dai monti citati nelle Sacre Scritture e dagli eventi ad essi legati, poter trarre le indicazioni che consentissero a ciascuno di noi di camminare verso la felicità, incontrarla e farla propria. Sono stati tre giorni dove abbiamo alternato momenti di confronto ed approfondimento ad attività e giochi, senza dimenticare i doveri della vita in comune. Ma non dilunghiamoci in parole e lasciamo ai ragazzi stessi di raccontare il loro campo scuola e ciò che per loro è stata “felicità”.

In questo campeggio ho capito da che certe domande, che all’impatto mi sembravano stupide ed alle quali non ho mai dato tanto peso, c’è tanto da imparare.
“Che cos’è per te la felicità?”. Una domanda che non ci saremmo mai aspettati e che non si sarebbero aspettate neanche le persone che abbiamo intervistato l’ultimo giorno e che a questa domanda si fermavano a pensare almeno 5 secondi per poi rispondere. Questo mi ha fatto capire che non sono l’unica che non ha dato molta importanza a questa domanda ma al contrario.
Parlando invece di come mi sono integrata all’interno del campeggio non mi aspettavo di provare tutte queste emozioni (argomento che abbiamo pure affrontato durante i tre giorni). Ho fatto davvero molte amicizie, anzi ho fatto amicizia letteralmente con TUTTI anche con quelli di prima media (cosa che non mi sarei aspettata). Non pensavo di poter ridere, scherzare, giocare, ballare con tutti ed è stata un emozione indescrivibile. Grazie ancora per tutto ciò (Olga)

 

Abbiamo passato 3 giorni a scherzare giocare ma soprattutto a pregare. Un campeggio ricco di emozioni dove abbiamo capito cosa è la felicità. L’ultimo giorno siamo andati in giro per Ispica a chiedere ai passanti cos’era per loro la felicita. Non vedo l ora di rifare questa esperienza e divertirmi sempre di più (Stefano)

 

Il campo mi è ha aiutato ad imparare più a fondo cosa nuove come, per esempio, farmi il letto, lavare i piatti, e pulire ed è stato bello perché ci siamo aiutati a vicenda. Mi è servito anche per fare nuove amicizie e conoscere più a fondo i miei amici. (Antonio)

 

Questo campeggio ci ha fatto tornare a casa con un insegnamento molto importante e soprattutto da ricordare sempre. La felicità: ci hanno fatto molte domande su questo argomento e quando dovevamo rispondere ci pensavamo e non rispondevamo subito come sempre. Poi il terzo giorno ci siamo andati in giro per Ispica a chiedere alle persone che incontravamo che cos’era per l’ora la felicità. Tutti rimanevano a pensare prima di rispondere non c’è stata una persona che sia stata capace di dare una risposta immediata.
Per me l’esperienza del campeggio si dovrebbe rifare perché mi sono divertita molto e soprattutto sono tornata a cosa con un insegnamento. Grazie per avermi fatto passare 3 giorni bellissimi. (Chiara)

 

Il campeggio è un esperienza da fare e rifare perché puoi fare nuove amicizie e divertirti tantissimo! Avevo paura che i ragazzi e le ragazze più grandi non mi avrebbero accettata e che non sarei stata felice, infatti non volevo andare. Invece è stato tutto al contrario! Ora ho capito cos’è davvero la FELICITÀ: stare bene con gli altri divertendosi. Ed io l’ho trovata in questo campo! GRAZIE A VOI AMICI E ANIMATORI. Esperienza da rifare per forza! (Gaia)

 

Questo campeggio è stato molto educativo e ricco di argomenti ma l’argomento che mi è rimasto impresso è stato il concetto della felicità: “cos’è la felicità?”.
Quelle poche volte che mi è venuto chiesto ero sempre senza parole poiché non ci pensavo mai. Prima era un discorso che prendevo molto alla leggera ma riflettendoci mi sono accorta che dovrei pensarci spesso. Quando siamo andati in giro a chiedere cos’era la felicità alla gente, prima di rispondere pensavano almeno per 5 secondi e la ho capito che non ero l’unica a cui questa domanda dava poco peso.
Riguardo al campeggio sono stata molto felice e soddisfatta soprattutto di aver stretto i rapporti con certe persone e di averne creati con altri. Pensavo che non avrei fatto così tante amicizie ma insieme a tutti è stata un emozione indescrivibile. Grazie di tutto (Aurora)

 

Per me questo campo è stata un’esperienza unica (da premettere che non volevo andare). Il primo campo che ho fatto è stato l’ anno scorso e ogni anno ho provato emozioni diverse. Abbiamo parlato di tanti argomenti, alcuni molto interessanti ed educativi ed altri noiosi ma sempre belli. L’ ultimo giorno per me è stato il più bello ma anche il più triste, perché l’ultima attività fatta è stata la migliore, ma solo il pensiero di lasciare Gesu e tutte le amicizie nuove che avevo fatto mi rendeva triste. Quindi l’unica parola che può descrivere questo campo è proprio la FELICITÀ. GRAZIE. (Adriana)

 

Quest’anno il campeggio estivo è stato veramente istruttivo per me. Ho capito che spesso molte domande che all’impatto sembrano scontate non lo sono. In questo campeggio estivo oltre a divertirci abbiamo compreso molte cose importanti, ci siamo fatti domande che non ci saremmo fatti nella vita quotidiana e abbiamo appreso che cos’è la felicità. Mi ha colpito un attività in particolare che consisteva nell’andare in giro ad intervistare le persone per chiedere loro “cos’è per te la felicità”. Io mi aspettavo che loro non avessero esitato a rispondere ma invece anno aspettato un po’ prima di dare una risposta e alcuni anno persino evitato di rispondere con scuse assurde. Di questo campeggio mi è piaciuto in modo particolare il fatto che le nostre attività non solo ci hanno fatto dialogare e conoscere tra noi ma ci anno aperto gli occhi a cose molto importanti (Ada)

Bene, i ragazzi, in questi tre giorni, hanno trovato “ciascuno la propria felicità” nel relazionarsi con se stessi e con gli altri. Adesso giriamo a voi la stessa domanda: “Cosa è per te la felicità?”

Gli educatori e i ragazzi Acr di 1^ e 2^ Media

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