Questa volta, mi voglio cimentare in un lavoro abbastanza arduo che mi propongo di presentare in modo chiaro e piuttosto esauriente, grazie alle varie testimonianze e mie personali. Oggi voglio offrire questo lavoro in occasione del sessantottesimo anniversario del miracolo del “Quadretto di via Degli Orti”.
Era il 29 Agosto 1953, quando una effige di gesso della Madonna, affissa alla parete di una casa umile, manifesta al mondo intero i grandiosi segni di un prodigio divino e dà chiare prove dell’esistenza del Soprannaturale. La Madonnina piange vere lacrime ad intervalli regolari, dal 29 Agosto al 1° Settembre e concede grazie e miracoli a diecine e diecine di infermi, venuti ad implorarLa da ogni dove.
Due giovanissimi sposi, Angelo Iannuso e Antonietta Giusto, abitano in via Degli Orti di San Giorgio n° 11. Antonietta è al sesto mese di gravidanza, ma certi disturbi neurologici (crisi convulsive e perdita della parola, della vista e della coscienza) minacciano il nascituro. La mattina del 29 Agosto, verso le 8,30, in seguito ad una di quelle crisi, si rimette a letto e, volgendo lo sguardo verso un quadro di gesso del Cuore Immacolato di Maria (in foto), un dono di nozze appeso al capezzale del letto, invoca ardentemente la Madonna, affinché ponga fine ai suoi disturbi.
All’improvviso Antonietta viene abbagliata da una luce sfolgorante e, contemporaneamente, vede sgorgare dagli occhi della Madonna due grosse lacrime; ne seguono ancora due e poi tante altre.
All’inizio crede ad una allucinazione provocata dalla malattia, ma poi, vedendo che le lacrime scorrono con frequenza sempre maggiore, comincia ad urlare e a chiamare i suoi familiari, i quali, costatando il prodigio e vedendo che il fenomeno perdura, bagnano con quelle lacrime fazzoletti e batuffoli, ricavandone le prime reliquie.
La notizia, grazie alla stampa locale e poi ai grandi giornali, rimbalza in tutta la città e, rapidamente, dappertutto.
La folla preme in quella povera casetta che si trasforma, così, in brevissimo tempo, in meta di pellegrinaggio. Si rende, pertanto, necessario chiamare la polizia e disporre un severo servizio d’ordine.
Il pianto si protrae per ben quattro giorni e poté essere constatato da migliaia di testimoni italiani e stranieri.
L’evento ha una risonanza mediatica mondiale e Siracusa, di colpo, trova la fonte di una fama che diventa inesauribile; il suo nome è, all’improvviso, appaiato a quello di Lourdes e Pompei.
L’atteggiamento della Chiesa, in questa occasione, è di opportuna prudenza.
Il giorno 1 settembre, verso le 11, una commissione medica, formata dai dott. Cotzia e Cassola, dal chimico Bertin, dall’ing. D’Urso e dal parroco Don Giuseppe Bruno si reca in Via Degli Orti 11, per verificare il prodigio e raccogliere tutti gli elementi necessari, per un rapporto da inviare al Tribunale Ecclesiastico.
La signora Antonietta, stanca per tutta quella folla, in un primo tempo è restia a far entrare la commissione, ma poi cede.
Il quadro della Madonnina era stato messo momentaneamente in un cassetto chiuso a chiave, coperto da un panno bianco. Quando viene estratto, la commissione constata che gli occhi sono coperti di liquido e che la Madonnina è bagnata in più punti del viso e del busto. L’immagine viene accuratamente asciugata e sistemata sul letto.
Dopo le ore 11, improvvisamente, delle lacrime rigano il volto delicato della Madonnina, andando a raccogliersi nell’incavo, formato dalla mano che sorregge il cuore.
I medici, commossi, con una pipetta raccolgono poco più di 3 cm di liquido, per rassicurarlo all’indagine scientifica, divenendo, così, i testimoni oculari della lacrimazione.
Il fenomeno dura circa quindici minuti e poi non si ripete più.
Segno….che lascia pensare!!! La Madonna quasi aspettasse questa raccolta ufficiale! Viene redatto un verbale: ………..“gli occhi di Maria si manifestarono gonfi di lacrime, come di una persona presa da forte emozione, che presero a scendere rigando il delicato volto e andando a raccogliersi nel cavo della mano sorreggente il cuore; il liquido raccolto venne sottoposto ad una serie di analisi chimico-fisico-biologiche, che, confrontate con il secreto lacrimale di un adulto e di un bambino di due anni e sette mesi, facevano riscontrare la stessa composizione e le stesse sostanze escretorie del tipo di lacrime umane”.
L’analisi meticolosa delle lacrime si protrae fino 2 Settembre.
Dato l’enorme affluire di folla, la soave immagine della Vergine viene posta fuori, su un davanzale, tra fasci di fiori che vengono dalle serre di tutta la Sicilia.
Fatti soprannaturali avvengono giornalmente in via Degli Orti, davanti alla Madonnina delle lacrime.
Il 18 Settembre del ‘53, anche la parrocchia della SS. Annunziata, guidata dal giovanissimo parroco don Vittorio Curto, organizza un pellegrinaggio a Siracusa. Quel giorno partecipo anch’io, con mia madre.
In via Degli Orti vediamo un’umanità schiantata dai più atroci malanni che si avvicenda, ininterrottamente, davanti alla sacra Effige.
Ciascuno ha un suo linguaggio per parlare alla Madonna. C’è chi grida il suo amore e chi lo offre in silenzio ad occhi bassi.
In un angolino di Via Degli Orti io e mia madre, quel giorno, non riusciamo a trattenere le lacrime; indescrivibili i sentimenti di commozione e di timore insieme che invasero il nostro cuore.
Arriva gente dai più lontani paesi della Sicilia e da oltre lo Stretto e numerosissime ambulanze sostano nei pressi di Via Degli Orti.
Una strabiliante guarigione è quella di Nunziatina Trovato di 14 anni, avvenuta proprio il 18-9-53. Poliomielitica da otto anni, portava apparecchi ortopedici alle due gambe e camminava con le grucce.
Trasportata davanti all’altarino di via degli Orti, butta le grucce e comincia, lentamente, a camminare.
Alle ore 15, sempre del 18 Sett. ad un tratto, e mi vengono i brividi al solo pensiero, la folla grida al miracolo, allorché il piccolo Paolo Di Gaetano, di 5 anni, di Giarratana, riacquista la vista. L’aveva perduta per essersi bruciati gli occhi con la calce viva.
La sera dello stesso giorno, viene guarita anche Concetta Mandio di Cannizzara di 9 anni che, da circa due anni, era costretta a camminare con l’apparecchio ortopedico.
Ci pare di assistere in Via Degli Orti “al miracolo dei pani. Non abbiamo nemmeno il tempo di riaverci dallo stupore per una guarigione prodigiosa avvenuta sotto i nostri occhi, che un altro evento straordinario si verifica a due passi; e di lì a poco un altro ed un altro ancora.
Tornati ad Ispica, il parroco don Vittorio Curto ne dà testimonianza, durante la prima riunione dell’“Azione Cattolica”, mentre io lo faccio con le “Piccolissime”, le “Beniamine” e, assieme alla mia Presidente, Franca Padova, con le giovani “Aspiranti” di cui facevo parte.
Questa la testimonianza resami da Don Vittorio Curto, nel luglio 2010:
“Il 18-9- 1953 ebbi la gioia di recarmi a Siracusa con alcuni parrocchiani”. Mi commuove ancora ricordare quei preziosi momenti della mia vita e ringrazio la Vergine Maria che mi ha voluto rendere testimone di due miracoli: quello di Nunziatina Trovato, poliomielitica e quello del piccolo Paolo Di Gaetano, accecato con la calce. La folla, assiepata davanti a quell’altarino, pregava, supplicava e invocava la Madonnina in vari modi”.
Questa la testimonianza di Franca Padova resami, nel luglio 2010:
“Il 18 Sett. Del “53, anch’io ho partecipato al pellegrinaggio della Parrocchia della S.S. Annunziata. Ricordo che, arrivati nei pressi di via Degli Orti, abbiamo sentito pianti, grida, suppliche e invocazioni di ogni sorta. Erano questi i colloqui con la Madonnina delle Lacrime da parte di migliaia e migliaia di pellegrini che venivano ad implorarLa. Non riesco a descrivere quello che ho provato quando ho assistito a quei due miracoli, quell di Nunziatina Trovato e del piccolo Paolo Di Gaetano”.
Una guarigione avvenuta il 17 settembre fece scalpore: Giuseppina Tidona di Ragusa, di 67 anni, immobilizzata a letto per più di due anni da una paralisi, si era procurata un’immagine ed uno dei prodigiosi batuffoli benedetti.
Pregando ardentemente la Madonnina aveva ripreso a camminare.
Il 19 settembre di pomeriggio, ha luogo la traslazione della Madonnina, da Via Degli Orti a Piazza Euripide: La miracolosa icona viene innalzata su un’artistica stele consentendo, in tal modo, alle carovane dei pellegrini ed agli ammalati di vedere da ogni parte l’effige.
Una commissione medica controlla, poi, tutte le miracolose guarigioni ed è a disposizione di tutti gli ammalati.
Verso la fine di settembre, con i miei genitori, ritorno a Siracusa ed in Piazza Euripide assisto a scene strazianti: bambini storpi, ciechi, rachitici, sordomuti, anchilosati, portati addirittura dentro ceste. È un campionario tragico della sofferenza umana. Sollevati di peso tra la folla, di mano in mano vengono deposti su un muretto davanti all’immagine, in modo che lo sguardo della Vergine si posi direttamente su di loro. Il linguaggio più eloquente e disperato, per invocare la grazia della Madonna, è proprio quello di questa povera infanzia.
Se ne stanno muti, con gli occhi fissi all’immagine, in attesa che lo straordinario evento si compi anche per loro, che nulla hanno fatto di male.
Se a Fatima e a Lourdes la Madonna ha fatto conoscere il suo dolore e la sua esortazione al pentimento attraverso veggenti ed umili ragazzi, a Siracusa ha parlato con il suo pianto a migliaia di persone, e nessuna parola può superare l’eloquenza del suo silenzio unito al pianto; e quasi a confermare il prodigio, affinché fosse creduto, si è sottoposta a fredde analisi scientifiche e da laboratorio, perché a differenza di tutte le altre visioni e apparizioni, il prodigio di Siracusa resta comprovato dalla scienza.
Don Giuseppe Tomaselli, un salesiano di Catania che, assieme ai salesiani Don Franco, Don Sutera, Don Giuseppe Aragonesi e al “confratello” Don Cipriano negli anni 1945- 1948 reggeva ad Ispica la Parrocchia S.S. Annunziata, all’inizio diede poca importanza ai fatti pubblicati sui giornali, ma, poi cambiò idea e decise di recarsi personalmente sul posto. A Siracusa vide tali e tante grazie che scrisse un libro ricco di dettagli, intitolato” Storia della Madonnina delle Lacrime”, che è, tutt’ora, una delle migliori opere sul prodigio.
Giovedì 4 Dicembre 2008, un avvenimento piuttosto emozionante riporta gli Ispicesi a questo lontano 29 Agosto 1953.
Il Sacro Reliquario della Madonnina delle Lacrime arriva ad Ispica, accolto, all’ingresso della città, da numerosissimi fedeli delle varie Parrocchie.
Il Reliquario viene condotto in solenne processione dalla Rotonda, lungo la via 20 Settembre, all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, che, in tale occasione, rimane aperta fino alle ore 24.
Dalle 7,30 di Venerdì a Sabato, ultimo giorno, si vedono affluire in Chiesa tantissimi fedeli, mentre le veglie di preghiera si protraggono fino a notte inoltrata; numerosa anche l’affluenza delle scuole.
In considerazione della particolarità dell’evento religioso, il simulacro del Cristo flagellato alla Colonna viene collocato, in questi tre giorni al centro della Basilica.
Ispica non aveva dimenticato.
Per lasciare ai posteri e alla Chiesa un ricordo tangibile della lacrimazione, nell’anno 1989, viene innalzata una maestosa basilica–santuario in cemento armato, alta circa 103 metri e con una capienza di 11.000 persone; la sua forma sembra indicare una lacrima caduta dal cielo.
La costruzione accoglie la Chiesa superiore o Santuario e la Chiesa inferiore o Crjpta. Sull’altare maggiore della Crjpta impera il quadretto della Madonnina.
Nel Santuario si trova l’artistico e prezioso Reliquario, che, nel 1973, fu chiesto sul letto di morte dal dott. Cassola, il quale, singhiozzando, disse al confessore: ……. “Prima vedevo davanti a me come una muraglia invalicabile, ora quella muraglia, grazie al pianto della Madonna, è crollata.
Il Reliquario custodisce alcuni preziosi ricordi del prodigio della lacrimazione; poggia su un piede dalla base ottagonale ed è costituito da tre piani sovrapposti. Vi sono custoditi: il lembo di un panno che ricopriva il quadro, la metà di un fazzoletto bagnato dalle lacrime, la fiala in cui furono raccolte le lacrime prelevate dalla Commissione dei medici il 1° Settembre 1953, ed alcuni batuffoli di cotone.
Toccanti le solenni giornate eucaristiche, celebrate al Santuario, con gli ammalati dell’“Unitalsi”, i volontari del “Movimento apostolico ciechi”, con i sordomuti (la lettura è stata fatta con il linguaggio dei segni).
Suggestive le veglie di preghiera, anche sotto le stelle, e il commovente recital “Ci sgucciulavuni i lacrimi di l’occhi” di Carlo Muratori.
Molto bella la preghiera di Papa Francesco:
“Madre del silenzio che custodisci il mistero di Dio, liberaci dall’idolatria del presente, a cui si condanna chi dimentica. Purifica gli occhi dei Pastori con il collirio della memoria: torneremo alla freschezza delle origini, per una chiesa orante e penitente”.
Solenni celebrazioni e festeggiamenti ci sono stati nel 2013 per il 60° anniversario (29 Agosto 1953) della lacrimazione della Madonnina di Siracusa, del miracolo del “quadretto” di via degli Orti. La giornata di ricordo è iniziata il 29Agosto alle ore 8, con la Celebrazione Eucaristica in via degli Orti, presieduta dall’Arc. Mons. Salvatore Pappalardo, alla presenza dei testimoni oculari della lacrimazione e di quanti avevano ricevuto la grazia di una guarigione fisica e spirituale o di una vocazione, come risposta al messaggio dell’amore di Dio, trasmesso da Maria con il suo pianto.
Sono state giornate intense vissute, giornalmente, tra preghiere canti e testimonianze. La Madre del silenzio e dell’ascolto, ancora una volta si è presentata al mondo per impartire la muta lezione dell’amore che soffre in silenzio.
Nel novembre del 1994, Giovanni Paolo II consacra solennemente la Basilica. È il primo Papa, nella storia millenaria della chiesa, a dedicare un santuario alla Madonna.
“Le lacrime della Madonna – afferma il Papa – appartengono all’ordine dei segni: esse testimoniano la presenza della Madre nella Chiesa e nel mondo. Piange una madre quando vede i suoi figli minacciati da qualche male, spirituale o fisico”.
Questo il messaggio radiofonico di Pio XII del 17 Ottobre 1954, in occasione della chiusura del Convegno Mariano della Sicilia:
“Non senza commozione abbiamo preso conoscenza della realtà di questo evento………Comprenderà l’umanità il recondito linguaggio di queste lacrime? Oh, le lacrime di Maria!….Ella starà ancora piangendo per le piaghe che sono aperte nel corpo Mistico di Gesù”.
Sono parole che non hanno bisogno di tanti commenti alla luce della realtà odierna, in cui la fede scema dappertutto.
Le sue lacrime hanno testimoniato il dolore per il male arrecato al Figlio Suo e per la malvagità dell’uomo che ha perso la retta via dell’onestà e dell’impegno civile.
L’anniversario della lacrimazione ci induce a riflettere sugli eventi della nostra vita e ci ricorda che l’uomo non è solo e che ha bisogno di un’ancora di salvezza: Dio.
Prof.ssa Sara Piazzese
25 commenti
Tutti in Sicilia conosciamo la storia della Madonna delle lacrime, ma leggendo questo meraviglioso articolo scritto dalla Prof. Piazzese, mi ha fatto conoscere tutti i dettagli di cui non ero a conoscenza, grazie e complimenti.
Meticolosa e precisa come sempre la nostra professoressa, i suoi ricordi e i suoi racconti emozionano sempre .
Grazie !
È un racconto molto toccante.
Mi ricordo avevo 14 anni . Quando ci fu questa bellissima notizia tante persone di vari paesi di Europa sono venuti a Siracusa per pregare nell’occasione ,hanno dovuto costruire grande capannone per accogliere più persone,molto dì loro ammalati con la speranza di guarigione , molti hanno ricevuto miracolo della madonna.
Stefania,Mirella e Giovanni,mi avete commosso e vi ringrazio di vero cuore
Bellissimo articolo. Come sempre puntuale nella ricerca e ricco di testimonianze. Mi hai riportato a quand’ero piccolo, quando mio papà mi raccontava tutti questi avvenimenti; lui che li ha vissuti in prima persona proprio perché abitava a Siracusa, non lontano da via Degli Orti.
Grazie e un abbraccio.
Grazie Donato e felice per averti fatto rivivere momenti della tua fanciullezza
Grazie carissima Sara !!!
Hai relazionato in modo sorprendente l’evento miracoloso delle lacrime della Madonna,di Siracusa ,lacrime silenziose ma estremamente eloquenti ,lacrime di dolore non a caso al capezzale di una mamma in attesa,malata ,lacrime di dolore per la deriva ,che la Madonna vedeva già ,che sta travolgendo la famiglia ,la donna e il suo ruolo,la società imbarbarita che rinnega Dio e la sua presenza!Ecco il perché delle lacrime di Maria e del suo dolore di Madre nostra ,dela Chiesa e dell’umanità tutta
Grazie Sara per questa rievocazione piena di dettagli.
La prof.ssa Piazzese, in questo articolo, ha esposto quanto accaduto con dovizia di particolari, coinvolgendo, emozionando e introducendo il lettore in questo evento mariano ricco di grazia.
Leggi uno scritto fluido, chiaro, esaustivo, che è anche la testimonianza serena e commossa di eventi religiosi straordinari avvenuti in Sicilia. Noti la partecipazione convinta e completa ma pudica, quasi a rinnovare un atto di fede e… molto prima di giungere alla m fine, sai che è Sara.
Grazie mia cara Graziella per il tuo esaustivo e commovente commento
Grazie mie care amiche Giuseppina e Maddalena per il vostro affetto e aver apprezzato questa mia sofferta e immane testimonianza
Emilio carissimo ,sempre delicato nei miei confronti .Felice di averti coinvolto ed emozioato
Grazie Sara, per questa tua preziosa ed importante testimonianza ,molto sentita ed accurata , di un evento unico ed eccezionale.
La lettura genera profonde emozioni ,viva partecipazione e tanta voglia di PREGARE……
Grazie Edda per il tuo affettuoso e delicato commento a questo evento,veramente unico ed eccezionale .
Meticolosa descrizione.. Dettagli toccanti e particolari emozionanti, tutto questo racchiude l’articolo della professoressa Piazzese..
Grazie per averci fatto scoprire tanti passaggi inediti, compresa la sua personale testimonianza sugli eventi della lacrimazione di Maria.
Grazie per avermi arricchito con le sue testimonianze…Prof. Piazzese. Scrittura molto scorrevole e delicata. Suggestivo ed emozionante il lavoro da lei svolto! Complimenti vivissimi! Ancora un grazie per questo dono e una richiesta di perdono alla Vergine per il mondo!
Grazie Nastassia per i complimenti a questa mia immane fatica Giudizio competente meticolosa descrizione dettagli toccanti e particolari emozionanti Complimenti anche a te cara
Grazie Mariachiara per il tuo delicato commento
Felice di averti emozionata
Cara Signora SARA è sempre un piacere leggere tutto ciò che scrive. GRANDE PROFESSORESSA
Grazie Lucia carissima per questo tuo affettuoso e delicato commento.
Eccezionale……eccezionale—–eccezionale….
La relazione dello evento miracoloso delle lacrime della Madonna di Siracusa
sorretta nella immane fatica , da una profonda fede.
Esposizione con dovizia di particolari, molto profondamente sentita,
con particolari emozionanti, chiara ed esaustiva, testimonianza accurata,
vergata in modo tale da essere invidiata dalla firma giornalistica più autorevole.
Grazie Angela per il tuo affettuoso complimento!!!
Grazie carissimo Giacomo .mio ex alunno devoto .
Non solo il mio articolo,ma anche il tuo
è un commento a dir poco eccezionale ,affettuoso e delicato ,come lo sei sempre stato .Ti voglio tanto bene caro.