La descrizione dell’Altare del SS. Cristo Risorto.
Il gruppo scultoreo vede Cristo in gloria tra i soldati romani che scappano smarriti e sorpresi. La scultura del Cristo è in legno e si riferisce al pre terremoto del 1693, mentre i due soldati sono in stucco e sono da riferire alla seconda metà del Settecento. L’altare è stato realizzato da Giovanni Gianforma tra il 1772 e il 1773.L’impaginazione dell’altare è analoga a quello del Cristo con la croce sia negli elementi architettonici che nelle sculture in stucco che si trovano ai lati della nicchia e che rappresentano le allegorie della Speranza e della Mansuetudine, mentre sopra il timpano è rappresentato Dio Padre benedicente, con lo scettro in mano tra angeli, cherubini e serafini. Il paliotto di marmo, probabile opera del marmoraro Giovanni Marino di Catania (1798), vede al centro l’agnello sopra il libro dei Sette sigilli. La statua del Cristo Risorto, in legno (secolo XVI), risale all’antica basilica pre terremoto 1693, ed è stata portata in processione fino alla metà del Novecento, quando fu sostituita (ca. 1950) da una statua (più piccola) commissionata dalla famiglia Serrentino alla ditta di scultura e arte sacra Giuseppe Stuflesser (fornitore pontificio) di Ortisei (BZ). Anche questa statua, portata in processione fino ai primi anni Novanta del Novecento, fu sostituita con l’attuale, donata nel 1994 dai coniugi Cicciarella in memoria del figlio Mauro prematuramente scomparso. Anche quest’ultima è opera della ditta Stuflesser che recentemente ha eseguito un restauro (2022).
Altar of the Holy Risen Christ
The sculptural group sees Christ in glory among the Roman soldiers who run away lost and surprised. The sculpture of Christ is wood and refers to the pre-earthquake of 1693, while the two soldiers are in stucco and are to be referred to the second half of the eighteenth century. The altar was made by Giovanni Gianforma between 1772 and 1773. The layout of the altar is similar to that of Christ with the cross both in the architectural elements and in the stucco sculptures that are located on the sides of the niche and which represent the allegories of Hope and Meekness, while above the tympanum is represented God the Father blessing, with the scepter in hand between angels, cherubim and seraphim. The marble frontal, probably the work of the marble marble Giovanni Marino of Catania (1798), sees in the center the lamb above the book of the Seven Seals. The statue of the Risen Christ, in wood (XVI century), dates back to the ancient pre-earthquake basilica in 1693, and was carried in procession until the mid-twentieth century, when it was replaced (ca. 1950) by a statue (smaller) commissioned by the Serrentino family to the company of sculpture and sacred art Giuseppe Stuflesser (pontifical supplier) of Ortisei (BZ). Even this statue, carried in procession until the early nineties of the twentieth century, was replaced by the current one, donated in 1994 by the Cicciarella spouses in memory of their son Mauro who died prematurely. The latter is also the work of the Stuflesser company which recently carried out a restoration (2022).