Siamo arrivati alla terza domenica di Avvento, detta domenica della gioia, e nel Vangelo di oggi Luca ci descrive ancora Giovanni Battista sulle rive del fiume Giordano circondato da folle di pellegrini che provenivano da ogni parte della Giudea per farsi battezzare.
La gente, affascinata da questo Profeta e credendo che fosse lui il Messia tanto atteso, gli chiedeva: “Che cosa dobbiamo fare?”
E lui prontamente rispondeva di cambiare vita e aiutare concretamente il prossimo; invitava tutti ad essere onesti, a non rubare e a non maltrattare nessuno.
Anche noi ragazzi ci siamo posti questa domanda e come suggerito da Giovanni Battista crediamo che sia giusto dare il meglio di noi stessi, comportandoci nel miglior modo possibile nel nostro ambiente quotidiano.
Siamo tutti giocatori di una grande squadra nella quale siamo chiamati a fare la nostra parte, piccola o grande che sia, anche se non abbiamo il ruolo che ci fa segnare il punto della vittoria.
Ci impegniamo dunque ad essere dei buoni compagni di squadra, incoraggiando e sostenendo chi è in difficoltà; siamo consapevoli che agendo in questo modo Gesù è con noi e sia che vinciamo, sia che perdiamo, siamo certi che Lui fa il tifo per noi.
Il simbolo che attaccheremo oggi nel terzo cerchio olimpico è il bilanciere: è pesante, certo, ma con tanto esercizio riusciremo a sollevarlo sempre più con minor fatica.
Esso rappresenta per noi il peso delle difficoltà: le nostre e quelle degli altri.
Il nostro proposito è quello di consolare un amico che è triste, aiutare in un compito un compagno di classe che non parla bene la nostra lingua, collaborare a casa nelle faccende domestiche.
Questo è il segreto per raggiungere grandi risultati, quello che conta è riuscire a farlo con gioia, e il nostro Primo Tifoso ne sarà felice.
I ragazzi de catechismo di 5^ Elementare
