Home Annunziatelo sui tetti Commento al Vangelo II Domenica di quaresima – Anno B

Commento al Vangelo II Domenica di quaresima – Anno B

da Redazione
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Il brano della Trasfigurazione che la liturgia di oggi ci propone, è tra i più difficili da leggere e da collocare al percorso della vita di Gesù. I protagonisti sono Pietro, Giacomo e Giovanni, che Gesù porta con se sul monte Tabor.  Incontro questo che segnò il loro cuore, sembra volerli preparare ad avere fede in Colui che non sarà solo il disprezzo, l’escluso, l’umiliato, ma anche il Figlio prediletto di Dio, Colui che avrebbe vinto il male e la morte e quindi verso la passione e la Croce. Proprio sulla strada che porta a Gerusalemme Gesù fu trasfigurato.  Pietro, Giacomo e Giovanni non hanno visto Gesù nella sua condizione ordinaria di uomo fragile e mortale, ma in altra forma; radioso di luce, splendente come il Signore, cantato dal Salmo 76. Si compie così la profezia di Isaia “Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni carne la vedrà”(Is.40,5) La trasfigurazione offre la possibilità di “vedere” e di “ascoltare”; di provare gioia, stupore, desiderio che quel momento mistico non finisca più. Potessimo anche noi sperimentare questa gioia e questo desiderio di bellezza quando siamo nella preghiera, quando siamo con il Signore. Anche quando torniamo alla vita ordinaria, anche nei momenti difficili, nelle tentazioni, nelle sofferenze. Il Signore è sempre accanto a noi anche quando ci sembra di vivere i momenti più bui. La visione, di Cristo trasfigurato è la manifestazione della sua divinità, ma è, anche, la rivelazione dello splendore finale, del volto di ogni uomo redento.

Quando il nostro esodo personale, giungerà a termine e la nostra speranza troverà compimento nell’incontro con Dio, anche noi splenderemo della Sua stessa gloria.

Come agli apostoli che lo videro splendente di luce, anche a noi la trasfigurazione di Gesù ci aiuta a vincere il rifiuto della croce e a prenderla ogni giorno sulle nostre spalle e a seguire Gesù fino alla fine.

Sul monte della trasfigurazione il Padre celeste ci ìntima: “Ascoltatelo!”

Ancora una volta ci viene detto ciò che è essenziale nella nostra vita di fede: l’ascolto del Figlio, l’ascolto della Parola che in Gesù si è fatta carne, l’ascolto di Colui in cui le Scritture trovano compimento.

Volgendo i nostri occhi a Cristo trasfigurato ricordiamoci che Egli è il nostro unico Maestro; è in Lui che troviamo e abbiamo la certezza della Parola di Dio. Ascoltando Lui potremo seguire il cammino della verità che conduce alla vita e alla vita eterna. Sul santo monte della trasfigurazione Gesù “indicò agli apostoli che solo attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezione”.

                                                                               Tina Di Rosa

(nella foto: particolare della Trasfigurazione di Raffaello Sanzio nei Musei Vaticani)

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