La nostra Chiesa Netina ha il suo nuovo pastore: è Don Salvatore Rumeo, del clero della Diocesi di Caltanissetta, Parroco e Direttore dell’Ufficio Catechistico. A darne l’annuncio l’attuale Amministratore Diocesano, Mons. Antonio Staglianò, giovedì 22 dicembre scorso, alle 12.00, nel corso di un incontro con la comunità diocesana da lui stesso appositamente convocata. L’incontro è stato trasmesso in diretta streaming sul canale ufficiale Youtube della Diocesi.
L’incontro è iniziato con la preghiera dell’Angelus, dopo la quale Mons. Staglianò ha comunicato di aver ricevuto alcuni giorni prima – il 16 dicembre, per l’esattezza – la lettera del Nunzio Apostolico in Italia, S.E.R. Mons. Emil Paul Tscherrig, nella quale gli è stata data notizia della nomina. L’intera diocesi attendeva tale notizia da quando, nell’agosto scorso, si era appreso che il Santo Padre aveva deciso di chiamare lo stesso Mons. Staglianò a presiedere la Pontificia accademia di teologia.
Ovviamente, il nuovo pastore dovrà prima ricevere l’ordinazione episcopale.
Dal sito internet ufficiale della Chiesa apprendiamo che S.E. Mons. Salvatore Rumeo è nato il 23 maggio 1966 a Caltanissetta e che ha iniziato il suo percorso formativo-spirituale già nel Seminario Minore della sua città, per poi proseguire gli studi presso l’Istituto Teologico Mons. G. Guttadauro sempre di Caltanissetta conseguendo il Baccellierato in Sacra Teologia nel 1990.
Il 29 giugno dello stesso anno è stato ordinato sacerdote per la Diocesi di Caltanissetta ed ha ricevuto i primi incarichi pastorali a servizio della stessa, non solo quale vicario parrocchiale, ma ricoprendo anche le funzioni di Assistente Diocesano del Settore Giovani di Azione Cattolica (1994-2006); Direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile (1995-2007); Assistente ecclesiastico AGESCI (1994-2013).
Sempre su Vatican.va leggiamo come S.E. Mons. Rumeo abbia, al contempo, anche approfondito la sua preparazione teologica ottenendo, nel 1997, la Licenza in Teologia con specializzazione in Catechetica presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina e, nel 2006, il Dottorato in Sacra Teologia presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. È stato, quindi avviato all’insegnamento accademico e, dal 2000 è Docente di Catechetica e Teologia Pastorale presso l’Istituto Teologico Mons. G. Guttadauro di Caltanissetta; dal 2016, Docente di Pastorale Giovanile e Sociologia della condizione giovanile al corso di Licenza in Teologia presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina; infine, dal 2019 al 2021 è stato Docente di Teologia Pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia a Palermo. Altri incarichi ricoperti sono la Direzione, dal 2007, dell’Ufficio Catechistico Diocesano e dell’Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica e, dal 2019, la Direzione della Biblioteca Diocesana del Seminario Vescovile.
La sua elevata formazione accademica denota una marcata attenzione verso i giovani e la catechesi che si sposa perfettamente con la sua impronta pastorale, lo stile che egli intende imprimere al proprio servizio apostolico: quello del «Buon Samaritano che – scrive egli stesso nel suo primo messaggio alla Chiesa che il Papa gli ha affidato – ci insegna la modalità con la quale dobbiamo inginocchiarci dinanzi alle ferite altrui. Una misericordia veramente completa, genuina, senza interessi o mezze misure». E, rivolgendosi ai sacerdoti della Diocesi, aggiunge di volere insieme a loro «ascoltare la voce del Signore, pregare e celebrare la fede, suscitare il fascino dell’incontro gratuito e informale, tessere trame di feconda relazione».
Significative, poi, anche le parole che egli spende per spronare i giovani: «Abbiamo necessità della vostra fantasia, della vostra spensieratezza e non fatevi rubare da chicchessia i sogni più belli».
Con queste premesse possiamo ben sperare che il nuovo Pastore darà nuovo slancio alla Chiesa di Noto, ma non possiamo certo lasciarlo da solo in questo suo progetto, perché quello che egli desidera è di «edificare una Chiesa viva, povera, mite, misericordiosa, sinodale, attenta e aperta ai bisogni di tutti e non di pochi»: un cammino da percorrere, quindi, insieme.
Ed allora, buon lavoro a Mons. Rumeo e buon cammino alla Chiesa di Noto sotto la guida del suo nuovo Pastore!
Non possiamo non rivolgere, infine, un saluto ed un sentito ringraziamento a Mons. Antonio Staglianò per il suo percorso episcopale nella nostra Diocesi, con i più fervidi auguri per la nuova, importante funzione che egli è chiamato a svolgere al servizio della Chiesa Universale.
di Gianfranco Bognandi
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