Home Annunziando Incontrarsi, avvicinarsi, aprirsi. L’esperienza del campo scuola 2023

Incontrarsi, avvicinarsi, aprirsi. L’esperienza del campo scuola 2023

da Redazione
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TrovarTi per Trovarci questo è lo slogan che quest’anno ha dato vita all’esperienza vissuta dai ragazzi di terza media a conclusione di un anno scolastico intenso che li ha visti impegnati fino a fine giugno con gli esami di licenza media. Il campo si è svolto presso il Convento Francescano di S. Maria di Gesù dal 6 all’8 luglio pomeriggio, tre giorni intensi in cui non è certamente mancata la cura per l’altro.

Fratelli Tutti 94: “L’amore implica dunque qualcosa di più che una serie di azioni benefiche. Le azioni derivano da un’unione che inclina sempre più verso l’altro considerandolo prezioso, degno, gradito e bello, al di là delle apparenze fisiche o morali. L’amore all’altro per quello che è ci spinge a cercare il meglio per la sua vita. Solo coltivando questo modo di relazionarci renderemo possibile l’amicizia sociale che non esclude nessuno e la fraternità aperta a tutti”.

L’esperienza del campo ha preso spunto da queste parole dell’Enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco ed è stata pensata come un vero e proprio cammino nella formazione di un legame, di un’amicizia vissuta però nella condivisione della fede. I nostri momenti di riflessione sono stati accompagnati dai versetti del Vangelo di Matteo (Mt 28, 16-20) e dalle parole che sono proprio quelle che consideriamo essere le fasi di un rapporto:

INCONTRARSI e AVVICINARSI spinti dalla curiosità, dal piacere, dalla paura, dallo stupore, dall’ansia e dalla felicità di uscire da sé stessi per relazionarsi con l’altro. I ragazzi hanno avuto modo di ascoltare la testimonianza di Carmeluccia Lorefice, educatrice del cantiere educativo “Volere Volare”, che incontra e si fa prossima ai piccoli e alle loro famiglie. La cura e l’attenzione per loro ha portato a instaurare forti legami di amicizia.

FIDARSI DI SÉ STESSI E DEGLI ALTRI E LA FEDE IN DIO: la relazione funziona e cresce solo attraverso il dono di sé, la comunione e la connessione ed è proprio in questa relazione che ci si affida all’altro prendendo consapevolezza che coloro che ci sono accanto, vivono le stesse gioie e fatiche nel cammino quotidiano e nell’esperienza di fede. A conclusione delle attività della giornata i ragazzi hanno ascoltato la testimonianza di Fra Pietro Buttitta il custode del convento. Fra Pietro, che della sua vita ne ha fatto un dono gratuito per l’altro, ha raccontato del suo affidarsi e fidarsi del Signore che gli ha permesso di accrescere la fiducia in sé stesso e negli altri e fare della sua vita un capolavoro.

APRIRSI, nel senso largo del termine, alla politica, ambiente, globalizzazione e quindi predisporre sé stessi ad accogliere l’altro e comprendere di essere parte di una realtà poliedrica.

I ragazzi, in questo cammino a tappe, sono stati accompagnati anche dai giovani animatori della parrocchia con i quali hanno condiviso momenti di riflessione e di preghiera ma anche di gioco e di divertimento.  In questi giorni sono stati un sano e arricchente punto di riferimento per i nostri ragazzi con i quali hanno avuto modo di instaurare nuove amicizie e rinsaldare vecchi legami all’insegna della cura.

Dopo la conclusione del campo i ragazzi hanno trascorso il tempo restante con i giovani animatori i quali si sono raccontati in merito alla loro esperienza nel gruppo Post-cresima. Qualcuno di loro, infatti, ha parlato del proprio impegno in parrocchia e dell’importanza di frequentare settimanalmente gli incontri di catechesi, del donare il loro tempo agli altri e soprattutto la bellezza di sentirsi parte di una grande famiglia amati e accolti. È stato bello ascoltare, durante la condivisione finale, la loro esperienza e i segni che la stessa ha lasciato in ognuno di loro; in tanti hanno espresso il desiderio di voler continuare ad esserci e diventare anche loro giovani animatori. Era il mio primo campeggio e non ero così tentata a partecipare, ma poi quando si partecipa ci si pente di aver detto inizialmente quelle parole, si creano legami indescrivibili e si ci guarda negli occhi. È un’esperienza bellissima che consiglio vivamente di fare a tutti.

Maira Cafisi  

Il campo è stato bello e molto interessante: bello perché trascorri le giornate in compagnia e fai nuove amicizie. La cosa che mi è piaciuta di più del campo è stato il clima sereno che si è creato, siamo stati tutti insieme senza litigi e siamo stati come una famiglia per questi tre giorni.

Giovanni Di Giorgio 

Questo campo mi è piaciuto molto perché abbiamo discusso di argomenti profondi come l’incontrarsi, l’avvicinarsi, il fidarsi e l’aprirsi. Questi argomenti sono stati affrontati nelle varie giornate del campo attraverso riflessioni e giochi. Personalmente mi sono piaciuti tutti i temi, ma quello che mi ha inciso di più è stato quello del “fidarsi”, perché molte volte sottovalutiamo la fiducia che riserviamo verso gli altri e soprattutto verso sé stessi. Ho imparato che è importante saper riconoscere i propri limiti e saper apprezzare i propri pregi e che è questa la base della fiducia di sé stessi. L’attività che mi è piaciuta di più è stata quella che abbiamo fatto per la fiducia, in cui ci siamo divisi a coppie e a turno uno dei due si doveva bendare e lasciarsi trasportare dall’altro. Il momento che mi rimarrà più a cuore è stato il momento di preghiera al campo sotto le stelle a mezzanotte. Non vedo l’ora che arrivi l’anno prossimo per rifare questa esperienza.

Marianna Veca

(A cura dei ragazzi ed educatori di III Media)

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