Home Annunziando E’ LA TUA PARTE. Il tema del nuovo anno AcR

E’ LA TUA PARTE. Il tema del nuovo anno AcR

da Redazione
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È “LA TUA PARTE” il titolo della proposta formativo di AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI per l’anno 2024-2025.

Fa da sfondo il mondo della cinematografia: il luogo dello spettacolo, dove regnano l’immaginazione e l’estrosità. Il prodotto del lavoro dello sceneggiatore, del regista, degli attori e delle diverse maestranze è senza dubbio unico, alla fine della produzione, e questo grazie al contributo che ciascuno apporterà, contribuendo all’armonia finale. Dietro ad un film o a un cortometraggio c’è il lavoro di tante persone con compiti diversi, che agiscono in tempi differenti della produzione (preproduzione, ripresa, post-produzione e distribuzione): il fine di tutti però è sempre quello di creare un’opera unica che rappresenti l’idea dell’autore e la enfatizzi.

L’idea generale della proposta mira a far maturare una fede che è tutt’uno con la vita, una fede di cui gustare la bellezza dentro e attraverso l’esistenza umana, in tutte le sue pieghe. Essa viene tutta recuperata e le si conferisce una profondità, un significato e un orizzonte nuovo. Nasce, così, la consapevolezza che in questa storia di salvezza e di felicità c’è posto anche per noi; tutti noi siamo chiamati a diventare protagonisti della realizzazione del meraviglioso progetto di Dio. Riscoprirsi preziosi agli occhi di Dio è la prima vocazione a cui tutti, bambini, ragazzi ed educatori, dobbiamo continuamente ritornare per fare memoria della novità che Lui ha portato nella nostra vita.

Nell’anno della novità i ragazzi sono accompagnati dal Vangelo di Luca (5,1-11) a vivere l’incontro con Gesù e a maturare quegli atteggiamenti che li aiutano a costruire con Lui una relazione vera, profonda, che sappia rivelare, nell’originalità di ciascuno, la bellezza dell’essere cristiani. Anche i ragazzi, come i discepoli, sono chiamati a fidarsi di Gesù e a lasciarsi trasformare dalla sua Parola.

Accogliere una novità è un’esperienza coinvolgente. Sarà stato così anche per i discepoli nel loro incontro con Gesù.

La prima novità è che Gesù sposta la sua attenzione dalla centralità del sabato, della festa, alla ferialità, all’oggi della vita. Egli vede la nostra vita e sceglie di salire sulla barca della nostra esistenza. Per i ragazzi ciò significa prendere consapevolezza che Gesù, ogni giorno, sale sulla loro barca, desidera incontrarli e proporgli una vita bella e piena.

«Prendi il largo, e gettate le reti per pescare», è questo l’invito che Gesù fa ai discepoli. Prendere il largo, per i piccoli, vuol dire osare, andare in profondità nelle questioni della propria vita, riconoscere per chi e per cosa scelgono di spenderla. Simone è un pescatore esperto, sa che di giorno non si pesca, sa che la richiesta di Gesù è insolita e apparentemente insensata, ma decide di fidarsi perché ha riconosciuto l’autorità della sua Parola. Ecco la novità! Nessun progetto preconfezionato, nessuna comfort zone, nessun “si è sempre fatto così”. Questo è lo spirito e l’approccio che Gesù suggerisce con il proprio comportamento e con il proprio modo di interpellare tutti coloro che potrebbero e vorrebbero diventare suoi discepoli, compresi i ragazzi: un incontro autentico con Lui, che faccia scaturire una relazione bisognosa di fiducia e di affidamento per prendere l’avvio ed essere alimentata giorno per giorno.

Partendo, quindi, dai loro desideri, preoccupazioni, paure, emozioni i ragazzi riconoscono e accolgono l’annuncio evangelico di cui fanno esperienza perché la propria vita si conformi a quella di Cristo.

La domanda di vita a cui i bambini e i ragazzi sono chiamati a rispondere è “CREDI IN ME?” È una domanda che i bambini e i ragazzi, durante le varie tappe, pongono a sé stessi e agli adulti che li accompagnano nella loro crescita. Inoltre, è la stessa domanda che Gesù rivolge a Pietro e oggi la rivolge ai bambini e ragazzi per aiutarli nel cambiamento della loro vita, perché possano capire cosa è davvero importante. Solo se decidono di fidarsi riusciranno a ritrovare la loro autenticità e loro originale accogliendo la novità che Gesù dona alla loro vita, certi che in Lui avranno sempre un amico in cui credere, di cui fidarsi e a cui potersi affidare.

di Mariarita Rivetta

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