L’attesissimo “campeggio” della parrocchia S.S. Annunziata anche quest’anno è arrivato per la gioia dei bambini e ragazzi della catechesi. Il campo scuola si è svolto nel mese di luglio presso il convento dei frati minori di Gesù, i quali con molta pazienza e affetto hanno accolto ancora una volta la vitalità instancabile dei nostri ragazzi.
Nei giorni 12 e 13 luglio l’esperienza è stata vissuta dai bambini di terza e quarta elementare. Un campeggio vissuto con grande emozione soprattutto dai più piccoli in quanto prima esperienza di pernottamento fuori casa.
Sono stati due giorni vissuti in un clima familiare caratterizzato damomenti di gioco alternati all’ascolto e alla riflessione. Mediante laboratori, rappresentazioni, racconti e giochi abbiamo compreso come possiamo prenderci CURA l’uno dell’altro ed essere“Fratelli Tutti” seguendo l’esempio del Buon Samaritano e diMosè che ascoltando e fidandosi del Padre si è preso cura del suopopolo.
Abbiamo scoperto bambini curiosi e speciali con tanta voglia di fare e di imparare… vi condividiamo le riflessioni di alcuni di loro e delle loro mamme che hanno vissuto quest’ esperienza.
“È stato un bellissimo campeggio. Le attività fatte mi hanno arricchito e mi hanno dato la possibilità di conoscere meglio i miei compagni e soprattutto le catechiste che sono sempre gentili. Il campo mi permette di crescere un po’ di pù e diventare maturo.Voglio partecipare sempre ai campeggi, anche da grande”.
(Carmelo Barone)
“Quando siamo andati al campeggio ci siamo riuniti subito nel salone dove ci siamo conosciuti tutti. Io e Francesco abbiamo raccontato la storia di Mosè, come ha portato il popolo Ebreo fuori dall’Egitto fino alla terra promessa.
Dopo pranzo gli animatori hanno costruito una tenda mentre noi ballavamo. Più tardi abbiamo fatto la caccia al tesoro e quando abbiamo trovato ognuno il nostro tesoro ci siamo ritrovati di nuovo nel salone e con il tesoro abbiamo completato la tenda.
Abbiamo giocato a calcio e a pallavolo. La sera siamo usciti fuori a ballare e più tardi siamo andati nel campetto, ci siamo distesi a terra per vedere le stelle e abbiamo pregato.
L’indomani dopo colazione abbiamo fatto la scenetta del Buon Samaritano. Dopo pranzo ci siamo divertiti a giocare con l’acqua.Per me è stata una meravigliosa esperienza non vedo l’ora di rifarla, però almeno due notti… perché due giorni sono stati pochi!!!”
(Pietro Fidone)
“Questo campeggio è stato molto bello. Mi è piaciuto quando ci siamo colorati i volti per rappresentare gli altri popoli, questo ci ha fatto capire che anche se diversi siamo tutti fratelli e tutti uguali. Mi è piaciuto tantissimo quando ci siamo bagnati e abbiamo giocato a calcio”.
(Leonardo Canto)
“Mercoledì 12 luglio sono stato al campeggio con i miei compagni di catechismo, ero molto emozionato perché era la miaprima volta. È stato molto bello fare amicizia con tanti bambini ebambine, la cosa che mi è piaciuta di più è stata la caccia al tesoro… Io la sera ho avuto un po’ di paura perché non c’era lamia mamma, ma grazie al conforto delle catechiste ho dormito tranquillo”.
(Andrea Terra)
“Io al campeggio ho imparato che siamo tutti uguali come dei fratelli e non importa se l’altro viene da un altro paese. Del campeggio mi è piaciuto quando abbiamo fatto la caccia al tesoro perché eravamo tutti uniti a cercare il bottino. Al campeggio abbiamo giocato e imparato tante cose”.
(Francesco Settembre)
Le mamme scrivono….
“L’esperienza del campeggio è per me stata un ritorno al passato. Mi ha riportato alla memoria la gioia e l’emozione che ho vissutoquando anche io, da bambina prima e adolescente poi,partecipavo ai campi scuola. Oggi mi sono ritrovata a vivere questa esperienza con sentimenti diversi, quelli di una mamma. Credo che permettere ai figli di partecipare ai campeggi e vivere emozioni uniche sia fondamentale, perché aiutano durante lacrescita a vedere l’altro con occhi diversi e a creare unità oltre chea lasciare ricordi indelebili. Aver condiviso con le altre mamme quelle ore durante la preparazione dei pasti, ci ha permesso di confrontarci e costruire relazioni, facendomi sentire come a casa.”
(Giorgia Scarso)
“Accompagnare Leonardo al campeggio è stato importante. Per me rappresenta un ulteriore passo di quel Cammino che come gruppo e comunità state facendo. È un’opportunità, per questi bambini, di crescere, creare ricordi e legami ma soprattutto aiutarsi, confrontarsi e imparare dagli altri grazie allo stare ingruppo. Aiutare assieme alle altre mamme voi catechiste, ci ha permesso di fare la nostra parte. Spero ci siano tanti altri passi da fare assieme!”
(M. Adele Canto)
Da parte mia posso dire che è stata un’esperienza bellissima che arricchisce il cuore e la crescita dei nostri figli. E’ stato unmomento formativo e di condivisione che rimarrà impresso nelloro cammino di vita. Grazie a Don Manlio, a tutte le catechiste e animatori che hanno speso il tempo e sacrificato le loro giornate per i nostri ragazzi. A noi genitori spetta il compito di seminare nel cuore e nell’anima dei nostri figli…solo un giorno, quando saranno grandi raccoglieranno i frutti…per adesso aspettiamo certi che un giorno faranno tesoro delle belle esperienze vissute.
(Giusy Barone)
Da mamma penso sia un momento di grazia dato ai bambini, momenti di condivisione. Il tema di quest’anno “Fratelli Tutti”porta già con se una ventata di cure e affetto che è necessaria peri nostri bambini, soprattutto per quelli un po’ più timidi e che hanno bisogno di più attenzioni per essere aiutati a integrarsi con i piccoli e grandi, e questo lo dico da mamma che ha avuto tre bambini ai campeggi. Vedere la felicità dei miei figli quando sono ritornati dai campi è stata veramente una grazia che viene direttamente da Dio. Un grazie a voi catechisti che avete lapazienza e la forza di non arrendervi.
(Marinella Sacchetta)
Ogni anno quella del campeggio è un’esperienza molto profonda e significativa per i genitori e per i nostri bambini. Esperienza comunitaria che permette loro di integrarsi, divertirsi, confrontarsi e attuare dei gesti di cura per gli altri e con gli altri. Ringraziamo sempre Don Manlio e le catechiste per l’amore che mettono in ogni attività per i nostri bambini.
(Graziana Rotondo)
Estate 2023, il nostro primo campeggio! L’attesa è stata febbrile con Simone che contava le ore che mancavano all’inizio dell’evento. “Mi è piaciuto stare con i miei compagni, perché è già finito?” Sono state le parole di Simone alla fine del campeggio. Tutto gli èsembrato speciale, dalla location, allo straordinario impegnodelle catechiste, all’entusiasmo coinvolgente degli animatori e non ultimo i piatti cucinati dalle mamme. Tutto ciò ha fatto sì che ibambini potessero trascorrere 2 giorni fra giochi, risate, allegriama anche riflessioni che hanno permesso loro di vivere momenti dicrescita, di fratellanza e socialità. Il momento più intenso eprofondo sia per me che per Simone è stato quello della preghiera spontanea “sotto le stelle”. Lì è venuto fuori tutto il candore e laspontaneità dei bambini che hanno espresso concetti e ideeprofondissimi. Le sensazioni, da mamma che ha cercato di dare un piccolo contributo alla riuscita del campeggio, sonoassolutamente positive. Riuscendo a ritagliare del tempo agli impegni quotidiani e al lavoro ho avuto il piacere di dedicarmi agli altri, ma anche un po’ a me stessa.
In questi due giorni ho avuto conferma di quanto difficile e delicato sia il ruolo degli educatori, e di quanto può essere importante la Chiesa nel sostenere e indirizzare i genitori nella crescita dei ragazzi.
Un ringraziamento va a Don Manlio sempre attento e disponibile alle necessità e bisogni dei nostri ragazzi che saranno il futuro della Chiesa.
(Giusy Vaccaro)
Dalle parole dei nostri bambini e delle loro mamme trapela tutta la gioia che questo campeggio ha regalato a tutti coloro che hanno partecipato, piccini ma anche adulti, si perché gli adulti, ed in particolare noi educatori, abbiamo vissuto con immensa gioia questa meravigliosa esperienza, amplificata dalla consapevolezza di quanto tutto ciò sia importante affinché questi piccoli possano crescere respirando valori buoni quali fratellanza, cura dell’altro, rispetto di tutti, gentilezza sempre, e a loro volta infonderli nei cuori di chi li circonda, creando quel “circolo virtuoso” che nel nostro piccolo ci permetterà di cambiare il mondo ed in questo non dobbiamo mai smettere di credere….mai!
Questa è la nostra missione, ciò a cui il Signore ci ha chiamati e per la quale ci chiama ogni giorno, in ogni momento ed in ogniluogo della nostra vita, ed in questo cammino è indispensabile ilcontributo delle famiglie perché solo così possiamo definirci Comunità Cristiana.
Un GRAZIE da profondo del cuore a tutti coloro che con il loroprezioso contributo hanno reso possibile tutto ciò, ma in modo speciale al nostro caro don Manlio, forza trainante ed instancabile che con la sua presenza rassicurante ed affettuosa ci guida nelnostro cammino.
Appuntamento all’anno prossimo!
Gli educatori, i genitori e i ragazzi di III e IV Elementare