Il presepe monumentale approntato in questo Natale 2025 ha un di più di originale. Ha affascinato parrocchiani e visitatori. Imponente nella sue realizzazione e collocato all’Altare Maggiore della nostra Basilica, ha accompagnato tutto il periodo natalizio, ben conducendo quanti hanno vissuto le celebrazioni del mistero dell’incarnazione ad ammirare a contemplare con bellezza quest’opera d’arte. L’artista Salvatore Giuga, già autore della facciata esposta in Basilica nel 2003, collaborato dall’Arciconfraternita e dai ragazzi dell’Associazione Cattolica Don Bosco, ha ripresentato questo magnifico paesaggio, riportandoci nel passato glorioso della nostra Settecentesca Basilica.
L’idea di realizzare questo presepe in occasione dell’anno giubilare nasce dal desiderio di ripercorrere un pezzo di storia importante della nostra amata Basilica per farla rivivere, coniugandola al tema della nascita di nostro Signore che, potremmo metaforicamente tradurre in una Ri-nascita. Il simbolismo è davvero pregnante: rinascere tutte le volte in cui tutto sembra perduto e svanito.
Dal punto di vista storico l’opera narra l’evento, purtroppo spiacevole, del collasso, dovuto precisamente a imprudenti lavori di restauro, alla base delle fondamenta dell’antica facciata, quella esistente già nel ‘700, emblema della Basilica costruita successivamente al Terremoto del 1693.
Il crollo della facciata avvenne come conseguenza del crollo stesso della volta in riferimento alla prima campata ove era integrata nell’ordine decorativo uno dei temi principali inerenti all’Antico Testamento. Tutto avvenne il Martedì Santo del 1869 e per miracolo nessuno era presente all’interno della Basilica.
Dal punto di vista artistico l’opera è la ricostruzione scenografica, in scala, dell’antica piazza con l’annesso loggiato (composto dalle sei logge in ciascun lato) e dell’antico prospetto della SS. Annunziata ideato dall’architetto Rosario Gagliardi di Noto nel 1720. Strutturato in due ordini corinzi con l’aggiunta di 2 torri campanarie ai rispettivi lati, tutto in stile tardo barocco, intrecciato ad un nuovo emergente rococò, richiama fortemente la Cattedrale di Noto da lui progettata.
Concludendo, il Presepe, con tutto l’aspetto artistico che rappresenta, regala un’immagine storica della Basilica della SS. Annunziata al visitatore in un emozione unica nel suo genere e ponendo la Natività all’ingresso di essa, introduce ed esalta il Miracolo del Santo Natale in un’espressione che coinvolge ed abbraccia i nostri Cuori.
di Salvatore Giuga
