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Settimana Santa dimensione “picciriddi”

da Redazione
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“I riti della Settimana Santa di Ispica sono patrimonio della comunità, un tesoro da custodire e tramandare alle nuove generazioni. In esse sono racchiuse le radici culturali della città, la storia e la cultura. Durante la Settimana Santa di Ispica fede, tradizione e folklore si fondono regalando spettacoli autentici di grande interesse e di intense emozioni. Le celebrazioni hanno inizio con l’ultimo venerdì di Quaresima “U venniri rà Santa Cascia”, seguono la domenica delle Palme, i giorni cruciali del giovedì, del venerdì e culminano con la domenica di Pasqua.”

Ma dopo questa intensa settimana di feste se ne inizia un’altra, ed è la cosiddetta settimana santa dei bambini in cui i protagonisti sono il popolo dei piccoli cavari e nunzitari che con la stessa devozione dei grandi,  portano a spalla il Cristo alla Colonna e alla Croce. A queste due feste principali quest’anno si è inserito anche la santa Cascia e la processione di Gesù risorto, rigorosamente con simulacri in miniatura che copiano in tutto i grandi simulacri. Parliamo di iniziative oramai ben radicate nel tessuto comunitario e che hanno all’attivo parecchi anni, con l’aiuto e il sostegno di adulti che hanno a cuore le tradizioni e che esse vengano tramandate e coltivate dai piccoli devoti.

Abbiamo raccolto alcune testimonianze fra i più piccoli perché vogliamo che siano i protagonisti principali a raccontare che cosa si prova a essere portatori in miniatura.

Un piccolo cavaro dice:

che dire portare il Padre alla Colonna dei piccoli, è un’emozione bellissima. Ti senti parte di un qualcosa di molto grande, è un’emozione indescrivibile.

Lorenzo Guarino

Venerdì 14 aprile è stato un giorno molto importante per noi ragazzi, è stato il venerdì santo piccolo,  a cui io ho partecipato come da tradizione. Le emozioni che ho provato sono state tante soprattutto quando ogni ragazzo “ittava” a solita “uciata”, o quando sutta a vara eravamo tutti vicini, sembravamo tanti fratelli. Ho iniziato nel pomeriggio tardi a portare la vara, poi mi sono messo vicino agli stendardi sempre fatti a misura di bambino,  e ho portato lo stendardo. Poi sono ritornato vicino la vara come capo vara e mi sono reinserito sotto di questa. La cosa bella è stata quando ho incensato il Cristo e la Madonna, un’esperienza stupenda per un bambino, non ancora sacerdote. Splendido il momento in cui mi sono ritrovato il volto del Cristo davanti agli occhi, dentro di me mi sono messo a cantare il popule meus, e ho ripensato a tutti i nostri antenati che avevano vissuto quei momenti.  Mi è dispiaciuto quando la festa è finita, ma ho pensato che ci saremmo ritrovati il prossimo anno. Perché sono sempre più convinto che queste tradizioni si devono mantenere sia il Giovedì Santo che il Venerdì Santo piccolo sono tradizioni importanti che ci arricchiscono. Perché quando noi saremo grandi i nostri piccoli prenderanno il nostro posto. EPPICCIUOTTI  EPPICCIUOTTI  EPPICCIUOTI.

Armando Gambuzza

Questo “Venerdì Santo dei bambini” è stata un’esperienza bellissima, mi è piaciuto tutto e sarebbe bello se l’anno prossimo si potrà ripetere. È stata un’emozione immensa per me portare “Il Cristo con la Croce” perché è una vera responsabilità e io sotto la vara ero felice di aver potuto avere questa occasione straordinaria.

 Santo Gambuzza

A me è piaciuta tanto questa esperienza perché secondo me, portare Gesù significa portare il nostro cuore: “E PICCIUOTTI… CRUCI”

 Daniele Figura.  

Questa settimana santa per me è stata bellissima perché ho vissuto a pieno i due momenti del giovedì santo e del venerdì santo. Perché per il primo anno ho suonato. Per il Giovedì e il Venerdì Santo dei piccoli mi sono messo sotto la vara sia del Padre alla Colonna che del Padre alla Croce dei piccoli ed è stata per me una grandissima emozione.

Ringraziamo di cuore i nostri piccoli/grandi portatori. Queste tradizioni sono importanti e voi le avete rispettate in pieno. Perché siete il nostro futuro.

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