Home Da Mihi Animas A voi fidanzati, a voi genitori. Lettera di Maria Santissima

A voi fidanzati, a voi genitori. Lettera di Maria Santissima

da Redazione
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Segue la parte della “Lettera di Maria Santissima alla comunità” di Don Paolo Ferlisi in occasione della Peregrinatio della Madonna Scala al Paradiso nel nostro Vicariato di Ispica dedicata ai fidanzati e ai genitori.

A VOI FIDANZATI

Figli miei amatissimi,

il mio Cuore di Madre non può non trepidare per voi che vi preparate ad essere nel mondo, con il sacramento del matrimonio, il segno tangibile dell’amore di Gesù per la Sua Chiesa e l’immagine più completa della SS. Trinità.

A voi quindi, giovani fidanzati, io Madre del Divino Amore, che fui fidanzata e sposa, in virtù della mirabile predilezione del Padre che volle me Immacolata-Vergine-Madre dell’Unigenito Suo Figlio fatto Uomo, sono costituita per voi modello dell’amore del vostro fidanzamento.

Vi scongiuro con materno affetto; vivete il vostro fidanzamento secondo il progetto di Dio e non secondo le naturali inclinazioni. Consideratevi l’uno per l’altro il Dono per eccellenza che l’Amore del Padre ha preparato per ciascuno di voi reciprocamente. Fate del vostro fidanzamento il tempo propizio per arricchirvi di quelle virtù che dovranno costituire la dote vera del vostro matrimonio: rivestitevi, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza.

Al di sopra di tutto vi sia tra voi un grande amore che è vincolo di perfezione.

Allora sarete veramente beati, e domani, nel vostro matrimonio, sperimenterete la presenza di Dio Padre che santifica, benedice e rende prospera ogni vostra opera.

A VOI GENITORI

Scrivo a voi, padri e mamme cristiane, che, avendo celebrato il sacramento del matrimonio, siete elevati, dall’amore del Padre, ad essere “vicari” sulla terra della sua divina Paternità e segno visibile e tangibile del suo immenso amore per i vostri figli. A voi, il Creatore dell’universo, ha affidato il compito di completare e coronare l’opera della creazione; dal vostro cuore e dalla vostra laboriosità ha voluto che venisse formata una umanità nuova, educata al gusto di tutto ciò che è buono, nobile, giusto, puro; di tutto ciò che è virtù e merita lode.

Ma intanto, l’opera di Dio, nelle vostre mani, sembra irrimediabilmente compromessa: lupi rapaci hanno tolto e vanno togliendo alla famiglia il duplice inalienabile diritto-dovere alla procreazione e alla educazione dei figli. Dio però non vi ha abbandonato; Dio non rinuncia mai al suo Progetto di Amore sull’uomo; Dio, quindi, anche oggi vi chiama a riprendere coscienza della vostra dignità a cui siete stati elevati e a sentire tutto il peso della responsabilità che tale dignità comporta.

Conosco perfettamente tutti i vostri problemi; ma conosco anche i motivi che sono all’origine dei mali che vi affliggono.

Ecco, io posso presentarmi a voi come modello di Madre e di Sposa; Dio Padre volle che io facessi l’esperienza, dolce e laboriosa, della vita familiare per dare a voi, nella Sacra Famiglia, il modello di ogni famiglia.

Voi vi lamentate senza motivo e soffrite; noi avevamo tanti motivi per lamentarci, ma in ogni cosa lodavamo il Padre ed eravamo colmi di gioia.

Avete mai pensato alla nostra minuscola casetta di Nazaret e alle comodità delle vostre case? Alla nostra povertà e alla vostra? Sapete voi immaginare quanti disagi abbiamo sofferto a causa del lavoro, dei rapporti col prossimo e a causa anche di persecuzioni? Ma in famiglia avevamo un tesoro inestimabile che colmava i nostri cuori e compensava tutte le privazioni: l’Amore di Dio Padre era diffuso nei nostri cuori, e la comunione reciproca di tanto amore era per noi pienezza di gaudio che niente e nessuno poteva mai turbare.

Voi invece avete altri amori, altri interessi, altre brame, che vi agitano, vi turbano vi dividono, vi mettono l’uno contro l’altro. E sono tutti amori vani, brame peccaminose, pretese ingiuste, che non possono rendervi amabili a Dio e ai fratelli. Io, Madre delle vostre anime, vengo a voi come Madre del Divino Amore; nessuno di voi si aspetta da me un amore meno che santo; ma pochi sanno capire, apprezzare e desiderare l’amore con cui io ho amato. Se volete imitarmi, liberate i vostri cuori da ogni malizia; ed io vi colmerò dell’amore vero e incorruttibile, che il Figlio mio Gesù, vostro Salvatore, vi ha meritato col Suo Sangue sparso in croce e vi comunica col Suo Corpo dato in cibo a voi nell’Eucaristia. Io Maria, vostra Madre, vi dico: “IN NESSUN LUOGO, IN NESSUNA CASA, CI SARÀ MAI GIOIA E PACE, SE IN QUEL LUOGO E IN QUELLA CASA NON REGNERÀ L’AMORE DI COLUI CHE È LA SORGENTE DELLA GIOIA E DELLA PACE: GESÙ!”

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