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La mia testimonianza sul Beato Carlo Acutis

da Redazione
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Sono Lara, nata e cresciuta ad Ispica dove ho una mia attività, grazie alla quale lavoro tutti i giorni a contatto con le famiglie e i bambini. Nel 2014, dopo un anno di fidanzamento, ho sposato Romero, un ragazzo di Noto conosciuto agli incontri di preghiera diocesani organizzati per i giovani del Rns di cui facevo parte. Nel 2017, dopo 3 anni di matrimonio, ci siamo sentiti pronti per accogliere “la Grazia” dei figli, se Dio avesse voluto concederceli. In questo frangente, tra settembre ed ottobre 2017, comincio a soffrire di forti dolori all’utero ed emorragie che mi impediscono di fare una normale vita, perché nei giorni in cui si verificano questi episodi, a causa del forte flusso di sangue, non posso allontanarmi da casa. Per cui al secondo episodio mi reco dalla ginecologa la quale riscontra nel mio utero la presenza di 5 miomi uterini (tumori benigni dell’utero) di grandi dimensioni. Il mio utero è pieno e non posso avere gravidanze. Data la situazione, nel febbraio 2018 vengo operata a Verona, il mio utero viene ripulito dai miomi ma, 5 mesi dopo, al primo controllo di routine, altri 4 fibromi sono cresciuti nelle pareti uterine. La ginecologa ci consiglia di tentare una gravidanza prima che questi crescano ancora. Con questa prospettiva, a fine anno 2018 ci apriamo alla “Grazia” ma, inizialmente, non succede nulla. A gennaio 2019, nel momento in cui con tutto il cuore mi sono arresa alla volontà di Dio, pensando che non fosse nei suoi piani una gravidanza, succede invece qualcosa. Ai primi di febbraio scopro di essere in attesa. Quale Gioia! La gravidanza procede bene e, dopo qualche mese, scopriamo che si tratta di un maschietto. Io comincio ad avere qualche preoccupazione legata al mio stato di salute, perché i fibromi uterini durante la gravidanza crescono col bambino. Se il piccolo non si gira a testa in giù al quinto mese, ci spiega la dottoressa, dopo non riuscirà a farlo a causa della grandezza dei fibromi che nell’utero lo circondano, impedendogli il movimento e rendendolo poco visibile anche durante le ecografie.

È un pomeriggio di fine maggio e mi sento sconfortata, non riesco a pregare. Mi sdraio e comincio ad ascoltare musica sacra dal canale YouTube, finché mi vengono suggeriti dei video sulla storia di un giovane, Carlo Acutis, all’epoca venerabile. Guardo il primo e mi sento toccare dalla testimonianza di Antonia e penso “se una mamma parla con questa serenità della perdita del figlio, davvero questo doveva essere Santo”. Vengo catturata e guardo tutto quello che trovo online su di lui. Nel frattempo, si è fatta sera ed io sono commossa e, nella commozione, chiedo a Carlo Acutis la grazia che in quel momento mi sembra la più urgente: che mio figlio si giri, si metta in posizione e che io possa farlo nascere da me stessa. Più tardi quella sera, a cena, mentre racconto a Romero tutto su Carlo Acutis, comincio a stare male, sento un dolore forte all’addome, una forte tensione alle pareti dell’addome che mi toglie il respiro. Lascio tutto e mi metto a letto. Sto male, ma sono felice perché so che mio figlio si è girato. Torniamo dalla ginecologa per avere conferma che quei dolori non fossero stati sintomo di qualcosa di grave. L’ecografia dice che il bambino è in posizione cefalica!.. non si girerà più. Nascerà il 19 ottobre, qualche giorno dopo la ricorrenza del suo Beato e da Lui prenderà il nome. Per ogni necessità piccola o grande, il suo protettore ha sempre risposto alle suppliche. Davvero il Beato Carlo Acutis ha così pienamente amato Dio Padre, che adesso Lui non può che accogliere ogni sua richiesta. Lode e Gloria a Dio!

di Lara Lauretta

In foto: Romero, Lara e il loro piccolo Carlo.

1 commento

Gianfranco 1 Novembre 2023 - 14:31

Grazie

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