In questi giorni stiamo tutti salutando il nostro caro Padre Deo. Vogliamo partecipare ai lettori di Annunziando e a tutti i parrocchiani e non, le parole di ringraziamento e congedo che alcuni rappresentanti della comunità hanno espresso al termine della S. Messa del 5 Luglio scorso. Manifestazioni di grande affetto e di immensa riconoscenza per la sua presenza e il suo operato in mezzo a noi.
Di seguito l’intervento di Emanuele Sudano e Carmela Giunta, a nome di tutta la comunità della SS. Annunziata.
Ispica, 5 luglio 2022
Padre Deo carissimo,
non ci sembra vero che fra qualche giorno partirai per la tua Africa, tanto ormai sei entrato nei nostri pensieri e fai parte della nostra vita quotidiana. Sei la presenza viva del gemellaggio fra le diocesi di Noto e di Butembo Beni.
Quando sei arrivato siamo stati colpiti dal tuo immancabile sorriso contagioso e dalla tua giovialità che sono ancora oggi una tua costante.
Il tuo fare e il tuo modo di essere hanno conquistato i nostri cuori divenendo fin da subito un amico, un figlio, un fratello. Hai saputo abbracciare con spirito evangelico e umiltà il senso della tua missione in Italia.
Ed è oggi per noi naturale saperti sacerdote della unità pastorale SS Annunziata e Sant’Antonio.
Con discrezione sei riuscito ad inserirti nel nostro ambiente e a farti accogliere per quello che sei, con la tua immediatezza, la tua semplicità e la capacità di farti vicino a chi incontri.
Dapprima avevamo difficoltà a comprenderti, poi ci siamo abituati alla tua cadenza nel parlare e tu hai acquisito sempre maggiore dimestichezza con la lingua italiana e persino con il nostro dialetto: “Caputu?”. In questo abbiamo intravisto il profondo desiderio di voler essere uno di noi.
La tua presenza è diventata sempre più una normalità e spesso sei stato una risorsa e un’ancora di salvezza.
Pronto ad ascoltare, profondo nel pregare, fermo nella fede, che testimoni e trasmetti con gioia e fiducia grande. Umile nel chiedere, sempre in mezzo alla gente, perfettamente integrato nella nostra città.
Padre Deo, ti sei sentito sempre in famiglia, ci ha fatti sentire famiglia, la tua famiglia.
Il pensiero per la tua Africa è sempre vivo in te, ci ha fatto trepidare per i continui episodi di violenza, che hai condiviso con profonda sofferenza: in questo noi ti abbiamo sostenuto con la preghiera. Qui hai coltivato la speranza che, con il nostro impegno, anche l’Africa potrà vivere la pace, come dono del Signore.
Nella partecipazione ai nostri incontri ti sei calato nelle singole realtà e abbiamo potuto apprezzare la profondità dei tuoi interventi e la sapienza dei tuoi suggerimenti alla luce della Parola come un amico che riesce a farsi uno con chi lo ascolta.
Sei stato, inoltre, sensibile ai sentimenti della pietà popolare, molto presenti nella nostra realtà, e ti sei ritrovato nei culti della nostra tradizione, intessendo rapporti di amicizia profonda con i giovani dell’Associazione Don Bosco e le arciconfraternite della SS. Annunziata e Sant’Antonio Abate.
Hai curato con dedizione in questi anni la tua preparazione teologica che sicuramente sarà preziosa per l’azione pastorale.
Custodiremo nei nostri cuori la tua persona e il servizio svolto tra noi, i tuoi consigli, i tuoi insegnamenti e soprattutto il tuo sorriso e la tua gioia.
Ringraziamo il Signore per la tua chiamata al sacerdozio e per i tutti i momenti che hai condiviso insieme a noi.
A ben rivederci, padre Deo