Penso che ognuno di noi sia stato, o può essere un “cieco” che non sa guardare oltre le cose e giudica facilmente e sulla base di poco ciò che lo circonda. Spesso nella nostra “piccolezza” pensiamo di avere sempre ragione e siamo certi di non sbagliare mai, ma a lungo andare, così facendo ci ritroviamo soli. Siamo umani e ciechi, ma possiamo avere la Grazia di lasciarci guidare da Colui che può curare la nostra cecità.
Spero che il Signore mi doni ogni giorno tanta umiltà. L’umiltà che mi faccia comprendere che nei miei occhi c’è molta polvere e anche travi. Vorrei avere ogni giorno di più un cuore aperto alla vita e ad ogni realtà, un cuore e un’ umiltà che mi trattenga dai pregiudizi e che sia aperto agli altri e al mondo, un cuore che sia pienamente sensibile. Non è facile, assolutamente, ma io sono cieco e oggi voglio guarire dalla mia cecità per amore di chi mi sta vicino e per amore di chi incontrerò. Certa che sperimentare e scoprire piano piano questo agire farà bene all’ anima e può dare luce e carezze a chi mi circonda.
Signore, donami di poter vedere sempre la Luce della verità e della vita.
di Giulia Galifi