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Un anno di “Volere Volare”

da Redazione
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Esattamente un anno fa, il 25 gennaio 2021, il cantiere educativo Volere Volare muoveva i primi suoi passi nella nostra Ispica. È trascorso un anno da quando, per la prima volta, si sono aperte le porte all’accoglienza dei bambini. Un anno ricchissimo di contenuti ed esperienze che hanno certamente avuto un risvolto sociale ed educativo.

Avviato in piena pandemia, il cantiere nasce per dare un messaggio di ottimismo e di speranza in un tempo in cui la precarietà e l’incertezza hanno messo e continuano a mettere a dura prova le nostre esistenze. Volere Volare ha voluto e continua ad essere porta aperta alla rinascita, che verrà se ricercata e preparata nella nuova ottica dello sguardo proiettato sull’altro, così come Cristo ci insegna. Perché non possiamo non dare a questo tempo che viviamo una lettura diversa e nuova. Ogni fase storica e sociale può essere vissuta nel modo giusto, soltanto se riusciamo ad interpretarne i segni e a farli nostri. Il tempo della pandemia ci ha riportato a volgere lo sguardo agli ultimi, ai poveri, alle periferie, dove ognuno di noi può fare esperienza concreta di Cristo e del Vangelo, ricevendo in cambio una ricchezza dal valore inestimabile. “Nessuno è così povero da non poter donare qualcosa di sé nella reciprocità. I poveri non possono essere solo coloro che ricevono; devono essere messi nella condizione di poter dare, perché sanno bene come corrispondere”. Così papa Francesco nel messaggio per la V Giornata Mondiale dei Poveri 2021. La pandemia ha moltiplicato ulteriormente i poveri, accentuando le povertà più diverse. Allora non possiamo non cogliere questi segni dei tempi e non farli nostri, per essere ciascuno promotore di rinascita e speranza.

In questa ottica è nato Volere Volare, e in questa direzione continua a camminare, nella ferma convinzione che dalla promozione educativa e affettiva dei piccoli, possano crescere i futuri protagonisti del domani. I bambini ci hanno insegnato tanto in questo anno: ci hanno dato il senso del camminare insieme per raggiungere mete bellissime, sono stati fonte inesauribile di entusiasmo, ci hanno spinto a non mollare perché i loro bisogni e le loro necessità sono diventate le nostre e danno la direzione al nostro cammino. I bambini ci dicono la loro sofferenza attraverso i loro occhi; con loro siamo alla scuola degli sguardi, quelli che emergono dalle mascherine e ci dicono tutto ciò che a volte a parole non riescono a esprimere. Questa è la scuola che Volere Volare porta avanti, quella del Vangelo della cura, dell’attenzione, dell’accompagnamento, del cammino comune, della collaborazione con le istituzioni politiche e scolastiche, con le varie associazioni, certi del fatto che insieme si è più forti e si riesce a volare.

In questo primo anno, a Volere Volare abbiamo fatto esperienza di tante emozioni e tanti incontri, dettati dalla conoscenza di culture e credo diversi che abbiamo accostato ai nostri: in questo modo ci siamo sentiti un’unica famiglia assieme alle famiglie dei bambini e abbiamo ricevuto tanto affetto, tanta vicinanza. Sono nate amicizie, quelle tra i bambini, ma anche quelle tra noi animatori e le famiglie dei bambini; il cantiere è stato e continua ad essere una grande famiglia, della quale fanno parte anche i volontari che si spendono in vario modo per essere aiuto e dare sostegno. I giovani impegnati nel volontariato sono una grande e bellissima risorsa. Il cantiere si rivela essere, infatti, promotore di nuove pedagogie della cura, contro gli andamenti individualisti che puntano esclusivamente a risvolti economici, e sono per i ragazzi esempio da seguire per il loro stesso futuro e per una società più equa che punti alla promozione di tutti.

Tante le esperienze concrete e i progetti iniziati e portati avanti, tutti mirati all’inserimento e alla crescita dei bambini nei vari contesti, educativi, sportivi e sociali. Tante le occasioni di condivisione che hanno portato in questo tempo di ristrettezze e isolamento, spiragli di luce, di rinascita, di ottimismo di cui noi tutti abbiamo bisogno. Tante le gioie e i sorrisi, le risate, le corse, quelle dei bambini che nonostante il tempo difficile non perdono mai l’entusiasmo. Tante le loro difficoltà e debolezze che insegnano a misurarci con le nostre, ad accettarle, valorizzarle e farne dei tesori.

A un anno dalla sua nascita, sono tanti i progetti, i sogni, i desideri che ci animano. Non mancano le difficoltà, ma Volere Volare non smette di volgere lo sguardo al Cielo per attingere la sua forza e mantenere salda la sua essenza: la volontà di far volare i bambini, perché se volano loro, voliamo tutti.

Gli animatori del Cantiere Educativo

Carmeluccia Lorefice, Luca Zocco, Angela Micieli

(Foto: Volere – Volare 2022 – Giochi in piazza)

 

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