Nel calendario liturgico, il mese di Ottobre viene fatta memoria di San Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, Pontefice dal 1958 al 1963 e conosciuto da tutti come il “Papa Buono”. Che sia stato un Papa importante nella storia della Chiesa lo si viene a capire subito dalla data in cui viene ricordato: l’11 Ottobre, questa la sua data, infatti, non ricorda la sua nascita in cielo (avvenuta il 3 Giugno), bensì è la data storica in cui iniziò il Concilio Vaticano II, quest’ultimo conosciuto come il “concilio della seconda riforma cattolica” (la prima avvenne nel Concilio di Trento che si svolse intorno alla metà del 1500).
Chi era San Giovanni XXIII?
Per capire come mai questo pontefice sia ancora così amato e ricordato come il “Papa Buono”, nonostante siano passati quasi 50 anni dalla sua nascita in cielo, va ricordata anche l’epoca storica ecclesiale di riferimento: nel 1958, anno di elezione di Papa Giovanni XXIII, i pontefici precedenti a Papa Roncalli non avevano molti contatti con i fedeli, un rigore allora imposto dal ruolo, e quei pochi che avevano erano formali…unito al fatto che essi non uscivano mai dal Vaticano e a tante altre forme esteriori che ha portato la cristianità cattolica a considerare il Papa come il capo della chiesa e rappresentate di Cristo in Terra sì, ma completamente distante e avulso dalla vita degli uomini e del mondo.
San Giovanni XXIII fu rivoluzionario in questo senso: considerato un papa di transizione per via della sua età avanzata, non restò fermo in Vaticano, ma iniziò le cosiddette “visite pastorali” in vari posti di Roma (in ospedale, in carcere) fino ad arrivare ad Assisi e Loreto per chiedere l’intercessione di Francesco d’Assisi e di Maria SS.ma per il Concilio: Il Papa bergamasco a poco a poco rivoluzionò il modo di pensare cattolico dell’epoca riportandolo ad una visione più evangelica fino all’indizione del Concilio Vaticano II, a cui parteciparono molti esponenti cattolici (tra cui Mons. Salvatore Nicolosi consacrato Vescovo nel 1963 e fece il suo ingresso nella nostra diocesi di Noto nel 1970) e non cattolici, come ad esempio i Quaccheri e i Metodisti.
Dopo tanti anni, è ancora forte la devozione verso Giovanni XXIII tanto che nella nostra comunità parrocchiale nel 2002 fu portata, grazie all’Arciconfraternita, una statua in legno del Papa originario di Sotto il Monte e da allora ricordato anche nella Basilica SS. Annunziata.
A questo proposito ho chiesto ad un confrate di raccontare la sua esperienza di quei anni dove venne portata in Basilica l’immagine del Papa Buono.
“L’idea e la volontà di realizzare un’immagine di Papa Giovanni ci riporta all’inizio del 2002 – racconta il confrate – con la possibilità di poter realizzare una statua in legno. Per via della devozione di molti, tra cui l’allora presidente Gaetano Fidelio e il parroco allora da poco insediatosi Don Giuseppe Stella, viene proposto il Papa Buono.”
“Chi è nato dopo il 1963 – continua il confrate – tuttavia non ha vissuto il suo pontificato, ma i racconti di chi c’era lo descriveva come un Papa particolare (un esempio su tutti, oltre al Concilio menzioniamo il radiomessaggio per la Pace in occasione della crisi USA – URSS nelle acque di Cuba che evitò lo scoppio di un terzo conflitto mondiale ritenuta da tanti inevitabile, ndr) e che fece tanto nel breve periodo del suo pontificato.
Scelto il personaggio, quindi, venne contattato la famiglia Stuflesser di Ortisei, la quale aveva realizzato altre statue nella nostra Basilica, tra cui quella del Cristo Risorto: l’immagine di Papa Giovanni venne realizzata verso il mese di novembre del 2002 e lo portammo nella nostra Basilica nel febbraio 2003.
Come avvenne l’ingresso nella Basilica della SS. Annunziata?
Arrivata la statua all’ingresso di Ispica, a cui partecipò non solo la nostra comunità con i confrati e i ragazzi dell’associazione ma tutta la Città, venne portata a spalla dai giovani dell’Associazione Don Bosco fino alla Basilica, dove essa poi venne benedetta e subito dopo venne celebrata l’Eucaristia, al termine viene messa sul piedistallo dove risiede tutt’ora.
Durante questa tre giorni si ebbe la partecipazione del nipote del papa buono, Mons. Giovanni Battista Roncalli (venuto improvvisamente a mancare due anni dopo, nel 2005, all’età di 68 anni), il quale presiedette alle celebrazioni.
Come venne accolta l’immagine di Papa Giovanni dalla comunità?
“Qui occorre fare una breve premessa: negli anni ’90 o comunque nei decenni precedenti l’Arciconfraternita era considerata come un corpo estraneo all’interno della comunità stessa e per questo motivo si cercò di coinvolgere di più i confrati all’interno della vita comunitaria. Da qui parte l’idea, con l’aiuto di Don Giuseppe Stella (allora parroco della Basilica), di coinvolgere tutta la comunità parrocchiale nei festeggiamenti.
In sintesi, racconta sempre il confrate, una parte della comunità è stata entusiasta e felice così come Don Giuseppe (parroco pro-tempore in quegli anni alla SS. Annunziata).
L’accoglienza, così come nei festeggiamenti successivi, da parte di tutta la comunità fu comunque positiva in quanto ci fu la collaborazione dei gruppi, in particolare dell’Associazione Don Bosco, ma le attività principali restavano principalmente in mano all’Arciconfraternita.
Una nota a parte voglio farla riguardo al rapporto tra la confraternita e i ragazzi dell’associazione in quegli anni: secondo me, è stato il periodo più bello che io ricordi all’Annunziata negli ultimi 50 anni. C’era un clima di collaborazione e di lavori dove tutti ci davamo una mano.
Anche con gli altri gruppi ci fu una collaborazione, ma fu in minima parte: la festa era principalmente liturgica e solamente al termine c’era qualcosa di esteriore come la sagra o un gruppo musicale oppure ancora ricordo i Madonnari (artisti di strada che realizzano dipinti con gessetti colorati sui marciapiedi delle strade).
L’ultima cosa “esterna” alla celebrazione eucaristica in onore di Papa Giovanni, che io ricordi, venne fatta in occasione del primo anniversario della morte di Padre Ferlisi ma successivamente non si è fatto più nulla.
Il giorno del Papa Buono da allora viene ricordato essenzialmente con incontri liturgici: all’inizio ricordo si faceva un’adorazione eucaristica tutto il giorno per poi concludere con la celebrazione eucaristica fino ad arrivare ai giorni nostri dove viene celebrata solamente la messa il suo giorno”.
Ringraziando il confrate per la sua disponibilità, aggiungo, infine, un mio personale ricordo di quei festeggiamenti:
Nel 2003 ero uno studente nell’Istituto di Scienze Religiose e, nonostante mia mamma raccontasse spesso l’episodio del famoso “discorso della luna” oppure sentivo esperienze di altre persone che avevano vissuto il suo pontificato, solamente iniziando gli studi teologici avevo capito davvero l’importanza di Papa Giovanni nella storia della Chiesa.
Ricordo ancora la frase che venne scritta nel manifesto che annunciava l’arrivo della statua e che citava le parole del Vangelo di Giovanni (ovviamente l’evangelista si riferiva al Battista, ma nel caso del Papa Buono ci stava tutto) Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni…Il fatto che la mia comunità parrocchiale aveva portato una sua immagine a perenne memoria mi rese felice e fiero di farne parte.
Dispiace, da questo punto di vista, che la giornata in onore e memoria di Papa Giovanni negli anni sia calata di appuntamenti e venga ricordata a malapena il giorno della memoria liturgica: la ricchezza del pontificato giovanneo con il suo magistero, in particolare la Pacem in Terris, e l’importanza nella storia della Chiesa del Concilio Vaticano II con i suoi documenti meriterebbero un approfondimento annuale: l’auspicio che il giorno della memoria liturgica del Papa Buono ogni anno diventi un occasione comunitaria per imparare sempre di più dal suo magistero e dal suo esempio di vita pregando per la Pace, il bene supremo.
(foto di Claudio Moncada – I sacerdoti celebranti, con al centro Mons. Giovanni Battista Roncalli, al termine della celebrazione eucaristica seguita all’arrivo dell’immagine di Papa Giovanni XXIII nella nostra Basilica)
1 commento
Giovanni , bravissimo ; articolo eccezionale,ricco di preziose notizie .” Venne un uomo mandato da Dio e il.suo nome era Giovanni “.